Scuola

Rinnovo contratto scuola: accordo scaduto da quattro anni senza dimenticare la conferma di un organico aggiuntivo

Troverà un bel po’ di lavoro arretrato da smaltire il nuovo Governo non appena insediato, nello specifico il nuovo ministro dell’istruzione che dovrà provare ad arrivare là dove non sono arrivati gli interlocutori attuali dei sindacati, ricreando una situazione che si protrae ormai da diversi anni nel mondo della scuola.

Il rinnovo del contratto scuola

Riforma del reclutamento da correggere e ultimare, rinnovo del contratto scuola, risoluzione del problema del precariato. L’agenda del nuovo ministro sarà fitta e intensa sin dai primi giorni, e le questioni da risolvere non possono essere gerarchicamente ordinate, essendo tutte urgenti alla stessa maniera.

Assunzione precari, organico aggiuntivo e nuova formazione, rinnovo del contratto scaduto da quattro anni: le priorità sono queste. “Fra le priorità della scuola certamente ci sono quelle che riguardano la conferma di un organico aggiuntivo. Le scuole hanno iniziato le lezioni ma certamente in classe si sente l’esigenza di queste risorse aggiuntive”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

Il problema del precariato

“Le scuole necessitano di questo personale per il normale funzionamento – ha spiegato il sindacalista all’agenzia di comunicazione Teleborsa – ma anche per sviluppare il PNRR e portare avanti la riforma delle voci di spesa da utilizzare. Poi, certamente, c’è il problema del precariato: abbiamo le graduatorie del concorso straordinario che devono essere integrate coi tanti candidati che hanno partecipato per poter far scorrere le graduatorie. Purtroppo solo la metà delle immissioni in ruolo è stata realizzata”.

Formazione iniziale e reclutamento

C’è poi da affrontare una questione inerente le modalità di impiego dei fondi in arrivo dall’Unione europea, da integrare con l’impiego di risorse a livello interno: “fra le prime cose da fare, anche in Legge di bilancio, occorrerà dunque rivedere la riforma del PNRR su formazione iniziale e reclutamento, senza dimenticare quelle risorse aggiuntive che serviranno per sbloccare il contratto, l’unico che non è stato ancora firmato nell’ambito del pubblico impiego” e per il quale è anche in arrivo un finanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro.