Scuola

Doppio canale di reclutamento: in arrivo stabilizzazione dei precari per assumere in ruolo chi è in graduatoria senza l’abilitazione tramite percorsi abilitanti speciali

Cosa aspettarsi dal risultato delle urne che ha premiato il centrodestra candidando di fatto Giorgia Meloni a guidare il Paese nelle vesti di primo premier della storia della Repubblica italiana? Il programma del centrodestra è noto, complementare a quello dei singoli partiti che hanno costituito la coalizione e che adesso governeranno il Paese per cinque anni.

Sostegno ai precari storici

Sulla scuola, il centrodestra ha le idee molto chiare e il programma va nella direzione della meritocrazia e della riduzione, il più possibile, dei precari storici.

Valentina Santarpia, giornalista del Corriere della Sera, anticipa a Orizzonte Scuola quali sono i primi passi che il nuovo Governo vorrà fare per rimettere in sesto il mondo della scuola: “Ho parlato con Paola Frassinetti, responsabile Scuola di Fratelli d’Italia. Ecco se è ancora prematuro parlarne, mi ha già fissato alcuni punti del programma del partito guidato da Giorgia Meloni. Sì alla stabilizzazione dei precari con l’istituzione di un doppio percorso per fare in modo anche chi è in graduatoria ma non ha l’abilitazione possa, tramite dei percorsi abilitanti speciali, essere in grado di essere assunto in ruolo. Volontà di diminuire gli alunni per classe, ventilazione meccanica nelle scuole così come già fatto nelle Marche”.

Le ipotesi per il ministero

In questo senso potrebbe essere significativa la nomina di Mario Pittoni, della Lega, come ministro dell’Istruzione, considerato che si tratta di un esponente politico che negli ultimi anni si è sempre speso per i precari e che ha tra le sue priorità proprio quelle di ridurre la supplentite in Italia.

Poi aggiunge Santarpia: “Mi ha molto impressionato la volontà di voler puntare sullo studio dei classici, sulla volontà di voler valorizzare lo studio di storia, geografia, arte e grammatica. La scuola progressista ha aumentato le diseguaglianze, mi ha riferito Frassinetti. Non vogliamo fare una scuola antica, ha affermato, ma indirizzare su capisaldi e, tra le altre cose, puntare sulla grafia”.