Ata, Scuola

Graduatorie permanenti Ata 24 mesi: candidato che rinuncia a un incarico viene escluso da successive disponibilità anche se non presenti al momento della convocazione

Non si placano le polemiche per il meccanismo dell‘assegnazione delle supplenze affidate all’algoritmo che stanno generando delusioni ed esclusioni da parte di candidati posizionati meglio in graduatoria rispetto a chi ha ottenuto poi incarichi ambiti.

Le impostazioni dell’algoritmo

Se è vero, come spiegano ministero e uffici scolastici, che l’algoritmo ha operato nel rispetto delle impostazione date, il dito viene piuttosto puntato sul meccanismo delle disponibilità, ignote ai candidati al momento delle scelte

Queste alcuni casi che ci giungono in redazione, emblematici delle penalizzazioni subite:

Assunta ci scrive: “Buongiorno, sono una collaboratrice scolastica precaria inclusa nella graduatoria permanente ata prima fascia. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione il problema che riguarda le convocazioni per incarichi annuali pubblicate dall’Usp. Una volta che il candidato viene convocato per un incarico e, per svariati motivi non può accettare nessuna scuola disponibile al momento, viene saltato alle successive convocazioni che riguardano posti disponibili presso altre scuole che non erano presenti alla sua convocazione”.

Le supplenze brevi

Prosegue Assunta: “Viene così scavalcato da coloro che sono dopo di lui in graduatoria. Finisce così che, se si è fortunati a trovare la scuola giusta al momento della convocazione, si lavora tutto l’anno, altrimenti bisogna attendere le supplenze brevi. Ora io mi chiedo: il lavoro si basa sulla fortuna o sui diritti acquisiti? La legge deve garantire il lavoro in base al posto che si è guadagnato in graduatoria?

In poche parole se dopo la mia convocazione, a cui io ho rinunciato, risultano disponibili posti nuovi, dovrebbero riconvocarmi ogni volta affinché io possa avere ancora il diritto di scegliere. Se non sono in errore, mi sembra che le scuole, quando convocano per le supplenze brevi, hanno il diritto di depennarti dalla graduatoria di istituto dopo che hai rinunciato alla supplenza per ben due volte”.

Incarichi forzati

Conclude Assunta: “Perché non è così anche con gli incarichi annuali ? A maggior ragione dovrebbero dare più possibilità di scegliere. Dovremmo batterci tutti per modificare questo punto della legge……… perché il lavoro deve essere garantito dai diritti acquisiti…..e non dalla fortuna….e nessuno deve essere costretto ad accettare un incarico a qualsiasi costo altrimenti….resta a casa. Tutto questo lede un diritto fondamentale, che è il diritto al lavoro sancito dalla nostra Costituzione”.