Scuola

Precari scuola 36 mesi: con il doppio canale di reclutamento assunzione di chi ha tre anni di servizio da tutte le graduatorie

La scuola italiana ha riaperto i battenti e il ministero parla di un successo per quel che concerne l’immissione in ruolo dei docenti e l’attribuzione delle supplenze. Ma secondo i sindacati i numeri raccontano tutt’altro. Numeri che raccontano di quasi 100mila insegnanti di sostegno precari, a fronte di 91 mila insegnanti di sostegno su posti in deroga.

Attenzione all’inclusione

Numeri che sarebbero per il ministero dell’Istruzione motivo di vanto. Secondo Bianchi, infatti, in Italia ci sono 91mila insegnanti di sostegno in deroga perché nessun paese come noi è attento all’inclusione.

Restano circa 40mila che sono quelli della rotazione. Una quota a tempo determinato ci deve essere sempre perché è quello che permette di far ruotare il sistema.

Per i sindacati quegli stessi numeri raccontano una realtà diversa: gli alunni disabili sono raddoppiati in poco più di 10 anni passando dal 2% al 4%. In tutto ciò, la scuola italiana continua a contravvenire alle indicazioni delle norme comunitarie e della Carta sociale UE contro l’abuso reiterato di supplenze, che danneggia lavoratori e studenti.

Reiterazione dei contratti a termine

Anief contro l’abuso di contratti a termine dello Stato italiano ha presentato un reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali, in attesa di procedere con una nuova denuncia sul precariato.

Lo scopo è ricorrere al giudice del lavoro per ottenere la partecipazione al piano straordinario di stabilizzazione o il risarcimento del danno per illecita reiterazione di contratti a termine. Nonostante un buon numero di concorsi organizzati, si continua a immettere in ruolo la metà delle cattedre autorizzate dal Mef.

Doppio canale di reclutamento

I dati di quest’anno raccontano di oltre 43 mila immissioni in ruolo sprecate. L’altra faccia della stessa medaglia racconta di una convocazione tra i 150 mila e i 200 mila precari l’anno per assegnargli una supplenza annuale su posto libero. In tutto ciò, mancano tantissimi specializzati. La soluzione da parte dei sindacati è sempre quella del doppio canale di reclutamento, assumendo chi ha svolto oltre 36 mesi da tutte le graduatorie, conclude Pacifico, leader Anief.