Scuola

Rinnovo contratto scuola e arretrati: per i 300€ chiesti dai sindacati serve riaprire l’atto di indirizzo e recuperare 270 milioni di euro stanziati in manovra

Come previsto è stato poco più che interlocutorio l’incontro tenuto all’Aran per parlare del rinnovo del contratto scuola e soprattutto dell’aumento dello stipendio docenti. La mancanza di risorse su cui contare che possano avvicinare le parti costituisce un muro al momento invalicabile che lascia presagire la necessità di attendere che il nuovo Governo entri in carica per capire se ci sono margini di manovra e di trattativa.

Posizioni lontane

Altrimenti si resta sulle posizioni che hanno portato a questo punto, vale a dire a non firmare il contratto ponte sulla base di cifre che i sindacati hanno ritenuto inaccettabili per adeguare gli stipendi dei docenti alle esigenze del momento.

I sindacati restano fermi sulla posizione di volere un aumento che vada ben oltre i circa 100 euro lordi di messi sul piatto, e che si avvicini il più possibile ai 300 richiesti. Per fare questo, servirebbe riaprire l’atto di indirizzo e recuperare circa 270 milioni di euro che il Governo ha stanziato in manovra. In questo senso però c’è da convincere il MEF.

La nuova Legge di Bilancio

A questo punto si rimanda tutto alla prossima Legge di Bilancio che il nuovo Governo dovrà varare sarà almeno di 25 miliardi, inclusivi del rinnovo del contratto per il personale scolastico.

I sindacati non accetteranno la proposta attuale di poco meno di 50 euro netti fatta negli ultimi incontri, e che ha portato allo stallo attuale. Per il personale docente è stato proposto un aumento medio di 123 euro (lordi) al mese, per 13 mensilità. Di questi, 21 euro provengono dal MOF per contrattazione integrativa e quindi non per tutti gli insegnanti. Ancora meno gli aumenti concessi al personale ATA, con un aumento di 75 euro + 9,79 per ordinamento professionale + 3,91 nel MOF per contrattazione integrativa, per un totale circa di 90 euro.

Come detto i sindacati puntano alto, chiedendo fino a 300 euro lordi. Se le posizioni non si avvicineranno per il personale scolastico l’aumento resterà un miraggio, così come il pagamento degli arretrati relativi.