Graduatorie, Gps e supplenze, Scuola

Differenza tra preferenza analitica e sintetica: meglio la prima se si gode di una buona posizione in graduatoria, meglio la seconda se si vuole tentare il tutto per tutto

La scelta delle 150 preferenze diventa un appuntamento cruciale per gli aspiranti candidati alle immissioni in ruolo. La procedura per la selezione delle sedi sarà possibile tra il 2 e il 16 agosto. Un appuntamento che crea un po’ di tensione tra i candidati, preoccupati di non riuscire a sfruttare al meglio questa possibilità, commettendo errori nella scelta che possano compromettere il risultato finale.

Che scelta effettuare

Uno dei dubbi maggiori riguarda la differenza tra preferenze sintetiche e preferenze analitiche o puntuali. E’ bene capire la differenza tra le une e le altre, in modo da effettuare la scelta giusta e massimizzare il risultato in base alle proprie esigenze.

Le preferenze sintetiche

Con le preferenze sintetiche si esprime una scelta che consente di raggruppare una grande quantità di opzioni di supplenza.

Questa preferenza consente anche di selezionare il tipo di contratto, fino al 31 agosto, fino al 30 giugno o lo spezzone.

Preferenze analitiche o puntuali

Invece con le preferenze analitiche, o puntuali, si effettua una scelta che fa riferimento al codice meccanografico di una precisa scuola. Solitamente si tratta di una scelta che porta a rischiare di rinunciare a molte opzioni. Solitamente chi effettua questo tipo di scelta lo fa perchè si trova in buona posizione in graduatoria, con buone possibilità di ottenere l’incarico.

Una scelta che non risulta conveniente per chi non può vantare una buona posizione in graduatoria e aspira a un incarico. In questo caso, infatti, è conveniente selezionare una preferenza sintetica, su distretto o comune.