Scuola

Aumento stipendio docenti: troppa distanza tra i 300€ al mese chiesti dai sindacati e i 90€ offerti dal Governo, il rinnovo del contratto si allontana e i docenti sono d’accordo

Nel giorno in cui si decide l’eventuale prosecuzione del Governo Draghi o un cambio di rotta che potrebbe portare alle elezioni anticipate, si discute anche all’Aran del rinnovo contrattuale del personale docente e Ata. Se non verranno messe a disposizione nuove risorse, il rinnovo del contratto sarà rinviato a data da destinarsi.

Troppa distanza tra richiesta e offerta

Inevitabile che la situazione politica nazionale non consente al momento molti margini di manovra, per cui con la rinuncia alla firma del contratto ponte da parte della quasi totalità dei sindacati, sembra tramontare definitivamente la possibilità divedere aumenti in busta paga e saldo degli arretrati a breve nelle tasche dei dipendenti della scuola.

La distanza tra la richiesta delle organizzazioni sindacali (300 euro lordi) e la proposta del Governo (90 euro lordi, al netto, 50 euro) sembra al momento eccessiva per consentire ottimismo. A questo si aggiunge che con la crisi di Governo attuale, la Legge di Bilancio diventa un’utopia, se si sperava in essa per il reperimento di risorse aggiuntive.

Cosa sarebbe compreso nell’aumento

Al momento ci sono a disposizione oltre 2 miliardi per l’aumento stipendi, rispetto al 2018. Sembrano tanti ma porterebbero solo a un aumento del 3,8% che in termini pratici vuol dire solo 90 euro lordi, 50 euro netti in busta paga.

Ci sono poi le risorse per gli arretrati, il cui importo non è ancora stabilito. Farebbe invece parte dell’aumento il cosiddetto elemento perequativo da 11,50 euro medi previsto dal precedente CCNL 2016-2018, che avevano consentito ai docenti di ottenere aumenti retributivi medi di 96 euro lordi al mese.

I docenti d’accordo nel rifiutare

L’unico sindacato a spingere per ottenere qualcosa di concreto subito è rimasto Anief, convinto che assicurare 107 euro lordi medi di aumento e i quasi 3mila euro di arretrati sarebbe stato importante.

Tutti gli altri sindacati ritengono questa proposta troppo bassa per essere ritenuta dignitosa e accettarla equivarrebbe a una sconfitta. Registriamo anche nei molti commenti che ci giungono in redazione un sentimento simile da parte dei docenti, che preferiscono la linea dei sindacati, rifiutando con dignità un aumento inadeguato.