Scuola

Bonus 200 euro precari scuola: nel decreto manca alcuna esplicita preclusione che riguarda i lavoratori a tempo determinato della scuola, pagamenti a fine settembre

Continuano a susseguirsi le novità inerenti l’estensione del bonus 200 euro anche a chi fino a questo momento era rimasto escluso, non senza polemiche, dal provvedimento del Governo per contrastare l’aumento delle bollette. Il bonus 200 euro verrà erogato anche nei confronti dei precari della scuola, una delle categorie la cui esclusione era stata contraddistinta dalle polemiche maggiori, soprattutto da parte dei sindacati.

Emissione speciale a luglio

I bonus verrà erogato anche nei confronti dei lavoratori che non dispongono di un contratto nel mese di luglio, mensilità individuata dall’Inps per l’erogazione del bonus. Erogazione che manca nel cedolino emesso da Noipa, ma che verrà corrisposto mediante emissione speciale entro metà del mese. Per quel che riguarda i docenti precari, e in generale il personale precario della scuola, da parte dell’INPS è arrivata la conferma che verrà data possibilità di fare richiesta per l’indennità una tantum anche ai supplenti docenti e Ata.

In base a quanto sancito dal decreto legge aiuti, rientrano tra le categorie beneficiarie del bonus anche i lavoratori stagionali o a tempo determinato o con contratto di lavoro intermittente, purchè possano vantare un servizio annuale di almeno 50 giornate lavorative nel corso del 2021. Altro requisito indispensabile il non aver superato un reddito annuale di 35.000 euro.

Nessuna esclusione formale

Il parere dell’INPS è che il decreto non presenta alcuna indicazione formale circa l’esclusione dei lavoratori a tempo determinato della scuola. Questo di fatto include anche loro nel novero di coloro i quali hanno diritto di ricevere il bonus. Potranno farne richiesta direttamente all’Istituto di Previdenza.

Pagamenti a fine settembre

C’è tempo per ottenere il bonus fino al 31 ottobre. Il pagamento verrà erogato direttamente dall’INPS sul conto del beneficiario. Tutti i dati dovranno essere forniti, nel momento in ci si presenta la domanda. Tra questi ci sarà anche i dati bancari completi di iban dove far inoltrare il pagamento, che non potrà essere erogato prima della fine di settembre. Sono infatti questi i tempi tecnici di cui ha bisogno l’INPS per verificare che l’indennità non sia già stata liquidata in precedenza al richiedente.