Scuola

Abilitazione docenti ingabbiati: nessuna agevolazione, accedono come tutti gli altri non abilitati e dovranno conseguire 30 CFU di cui 10 di tirocinio

C’è ancora incertezza sul futuro dei precari della scuola alla luce delle novità introdotte dalla riforma del reclutamento scolastico, che non dà le risposte che i sindacati e la politica si sarebbero aspettati. Ma c’è anche un’altra categoria che si trova nel limbo ormai da tempo, e che sembra impossibilitata a ottenere una via d’uscita.

Cambiare classe di concorso

Si tratta di docenti che sono di ruolo, ma che vengono definiti “ingabbiati”, dal momento che risultano impossibilitati a conseguire l’abilitazione all’insegnamento per una classe di concorso diversa o anche solo per un diverso grado di istruzione nonostante siano in possesso del titolo di studio idoneo.

Si tratta di una categoria di docenti che avrebbero potuto beneficiare del diritto all’accesso ai Pas che doveva riguardare anche i docenti precari che insegnano nella scuola statale (seconda fascia Gps), nelle paritarie e nei centri IeFP, con anzianità di servizio pari o superiore a tre annualità (triennalisti), senza dimenticare i dottori e dottorandi di ricerca.

Nessuna via preferenziale

Il futuro di questi docenti ingabbiati, che nonostante siano di ruolo e abilitati risultano al momento impossibilitati ad abilitarsi su altra classe di concorso. Al momento per loro la riforma del reclutamento docenti, nonostante le richieste dei sindacati e delle forze politiche che hanno presentato emendamenti, non ha dato risposte.

Il nuovo reclutamento per come è strutturato adesso non prevede per loro alcuna via preferenziale. La normativa per questi insegnanti prevede che debbano accedere come tutti gli altri docenti che non sono abilitati. Una volta che accedono a questi percorsi, dovranno conseguire i 30 CFU anziché 60, di cui 10 di tirocinio.

In attesa di maggiori agevolazioni

E’ questa l’unica novità sulla quale possono fare affidamento, ma si tratta di una strada che non convince i sindacati, perchè questi docenti utilizzeranno la nuova abilitazione per iscriversi in Gps o per il passaggio di ruolo. E quindi avrebbero avuto bisogno di un’agevolazione maggiore. Che al momento la riforma non prevede, lasciando delusa la platea di docenti ingabbiati e in generale dei precari che speravano che questa riforma potesse finalmente davvero dare un segnale di svolta a tutta la categoria.