Scuola

Assunzione docenti: 800mila nuovi inserimenti e stabilizzazione precari storici, al di là del concorso, di coloro che insegnano nelle scuole da 15 o 20 anni

Nei giorni del Tfa sostegno VII ciclo torna prepotente il tema dell’insufficienza dei posti che la scuola riserva agli insegnanti specializzati nel seguire gli studenti con particolari abilità. Una situazione che poi viene pagata a car prezzo dalle famiglie e dagli studenti stessi, che non riescono a ottenere il supporto di cui avrebbero invece bisogno.

800mila nuovi inserimenti

“Quella della scuola è una delle più grandi ‘aziende dello Stato’. Abbiamo otto milioni di studenti e oltre un milione di lavoratori. Riorganizzare questo contesto, non è come riorganizzare l’ufficio di un piccolo Comune di cinquemila abitanti”. Lo spiega il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso (Lega), che oggi è stato a L’Aquila per sostenere la campagna elettorale del sindaco uscente, Pierluigi Biondi.

“C’è la possibilità quest’anno d’inserirsi: per la prima volta abbiamo dato la possibilità a circa 800mila nuovi inserimenti, quindi nuovi laureati che potranno presentare la domanda – ha aggiunto Sasso – Poi ci sono i precari storici: il mio pensiero, all’interno del Governo, è innanzitutto di stabilizzare, al di là del concorso, coloro che nelle nostre scuole ci insegnano da 15 o 20 anni. Altro discorso meritano gli insegnanti di sostegno: i dati in nostro possesso indicano che c’è un quadro di bambini con disabilità sempre crescente, e allo stesso tempo non cresce il numero degli insegnanti di sostegno. Mettiamo in cattedra un insegnante su tre che non è specializzato, ma dipende anche dalle università che non hanno attivato i tirocini formativi a causa di due anni di pandemia. Abbiamo assunto 14mila insegnanti di sostegno, ce ne servono almeno altri 50mila affinché il diritto all’inclusione sia reale”.

Ricorsi per le esclusioni dalle preselettive

“È assurdo che siano stati banditi solo 25mila posti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante un’intervista radiofonica ad Italia Stampa – è già abbiamo dimostrato nella precedente edizione dei corsi di specializzazione che i posti disponibili erano 45.000. In effetti, la norma prevede che la quantità di corsisti debba essere individuata in base alle effettive esigenze, tutto questo è stato ancora una volta ignorato dall’amministrazione. Come Anief siamo quindi convinti che chiunque sarà escluso dalle prove preselettive potrà presentare ricorso e così inserirsi per frequentare il Tfa, anche stavolta – conclude il sindacalista autonomo – bandito con numeri esigui di posti rispetto alle effettive esigenze”.