Scuola

Rinnovo contratto scuola: contratto ponte per dare aumenti e arretrati al personale scolastico relativo a un periodo già scaduto e aggiornare la parte economica

Entra nel vivo la discussione del rinnovo contratto scuola, che si sovrappone a quello della riforma del reclutamento e in qualche modo ne è strettamente correlato. L’Aran sarà il teatro della trattativa di un contratto che in realtà anche quando verrà approvato sarà già scaduto, ma che almeno consentirà al personale scolastico di percepire l’aumento in busta paga e il saldo degli arretrati spettanti.

Il sistema di reclutamento

A Orizzonte Scuola, Marcello Pacifico, presidente di Anief spiega cosa si aspettano i sindacati dalla contrattazione:
“Ci sono due priorità da dover modificare per quanto riguarda il PNRR. Abbiamo già presentato degli emendamenti specifici. Il primo riguarda il sistema di reclutamento che per Anief deve essere snello, deve prevedere per i giovani e i precari dei percorsi certi, chiari. Si deve eliminare il concorso dopo il conseguimento dell’abilitazione, a seguito della frequenza positiva dell’anno di formazione e andando a eliminare la prova di valutazione finale dopo l’anno di prova. Non solo: occorre reclutare, con un contratto a tempo determinato dalle GPS i precari, sul 50% dei posti disponibili, trasformandolo in tempo indeterminato nel momento in cui il precario consegua un’abilitazione (all’Italia o all’estero) o attraverso l’inserimento in sovrannumero nei percorsi. Questa visione che noi abbiamo permette di assumere i giovani e di stabilizzare i precari, senza rinunciare al principio del merito”.

La formazione

Tema caldo quello della formazione, soprattutto per quel che riguarda la possibilità che comporti tagli ad altri settori della scuola: “Chiediamo che questa formazione avvenga all’interno dell’orario di servizio e non fuori. Sulla carta del docente, ad esempio, non siamo disponibili che venga tagliata. Per quanto riguarda, invece, i tagli al personale legati alla denatalità, siamo convinti che le risorse debbano essere riassegnate alle scuole come potenziamento piuttosto che utilizzarli come risparmi per finanziare la riforma del reclutamento”.

Un contratto ponte

La priorità è concludere la trattativa di un contratto che poi dovrà essere immediatamente ridiscusso essendo già scaduto dallo scorso anno: “Chiederemo al governo di firmare un contratto ponte, visto che riguarda un periodo già scaduto (2019-21), per aggiornare solo la parte economica per dare, dunque, gli arretrati al personale scolastico. Mi permetta di aggiungere che riteniamo poche le risorse a disposizione per il rinnovo contrattuale, ma si tratta comunque di un inizio, servono questi soldi al personale nel momento in cui l’inflazione è schizzata e il caro vita è sempre più asfissiante. Acceleriamo per la firma di un contratto ponte con l’adeguamento della parte economica, fermo restando le modifiche sulla riforma del reclutamento, dall’altro, invece, pensiamo subito al contratto 2022-2024 dove intervenire su tutto il resto, dalle sanzioni disciplinari fino alla didattica a distanza passando per il lavoro agile”.