Scuola

Rinnovo contratto scuola: c’è la firma, tutte le novità su aumenti e arretrati

C’è la firma tanto attesa sull’atto di indirizzo inviato all’Aran che di fatto sancisce l’avvio dell’iter burocratico che porterà al rinnovo del contratto scuola. La notizia arriva proprio poche ore dopo l’ufficializzazione dell’aumento di stipendio e del pagamento degli arretrati per tutti gli altri statali. Una notizia che aveva ancor di più messo in agitazione il mondo della scuola, in attesa della contrattazione di un rinnovo del contratto scaduto ormai da 40 mesi.

Gli aumenti previsti

Il rinnovo del contratto scuola porterà sia agli aumenti in busta paga di poco superiori ai 100 euro lordi, sia al pagamento degli arretrati considerato che il contratto, quando verrà rinnovato, sarà di fatto già scaduto. Nel rinnovo del contratto dovrebbe essere inserita per i lavoratori ATA la contrattualizzazione del lavoro agile che potrà essere alternato a quello in presenza.

Il contratto definirà il modo in cui tutto ciò sarà strutturato. Verrà anche regolamentata la parte relativa a diritti e relazioni sindacali, a formazione specifica, la predisposizione e utilizzo dei dispositivi, la salute e sicurezza, del tempo di lavoro e di reperibilità, il diritto alla disconnessione, dei rientri.

Riformulazione degli ordinamenti

Attesa anche per la parte relativa alla riformulazione degli ordinamenti e la revisione stipendiale. Per mettere in pratica tutto questo, verranno stanziate risorse aggiuntive, non superiori allo 0,55% del monte salari 2018.

Il Governo punta a contrattualizzare la Didattica a distanza. L’obiettivo finale è quello di regolamentare il tempo di lavoro, oltre che la sicurezza o il diritto alla disconnessione.

Altri cambiamenti riguarderanno i Coordinatori di classe, dipartimento o tutor dei neoassunti. Queste figure grazie al contratto potranno essere valorizzate, il tutto a costo zero per le casse dello Stato.

Formazione obbligatoria

Capitolo a parte quello della formazione obbligatoria, già inserito nella nuova riforma di reclutamento docenti. Una formazione che sarà retribuita tramite incentivi stipendiali una tantum. I docenti si dovranno formare costantemente ma le competenze dovranno essere “premiate”. Si pensa alla possibilità di formazione durante le ore di servizio e la remunerazione delle competenze acquisite.

Una sezione è dedicata anche al “welfare” pensato per il mondo della scuola. L’obiettivo è migliorare il benessere del personale: genitorialità, prestazioni sanitarie, mobilità sostenibile.