Scuola

Aumento stipendi insegnanti: cosa (realisticamente) aspettarsi nei prossimi mesi

La riforma del reclutamento docenti appena approvata tramite decreto, tra le proteste dei sindacati e non solo, ha introdotto una forma di premialità salariale per gli insegnanti legata alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale che i diretti interessati e i sindacati, temono possa spostare l’attenzione dalla necessità di attuare il tanto atteso rinnovo del contratto scuola che dovrà portare con se l’aumento tanto atteso.

Il personale scolastico attende lo sblocco contrattuale attivo da ormai 40 mesi, e che ha comportato un accumulo di 20 punti percentuali di ritardo degli stipendi accumulati negli ultimi 15 anni.

25mila euro di arretrati più aumento in busta paga

Siamo fermi all’aumento del 3,5% del 2018. A penalizzare i docenti la differenza tra quello che docenti e personale Ata percepiscono e quello che dovrebbero percepire per essere allineati ai colleghi europei e al resto della pubblica amministrazione. Si spera almeno nell’aumento del 4% circa che dopo le elezioni Rsu l’Aran proporrà ai sindacati rappresentativi per il rinnovo del contratto 2018/21.

Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, bisognerebbe assegnare a 1,4 milioni lavoratori della scuola, docenti e Ata, un compenso almeno pari al costo della vita. Per fare questo servirebbero in media per ogni dipendente “25mila euro di arretrati e 272 euro di aumento in busta paga”.

Aumenti non sufficienti

“Se si pensa a quanto è cresciuta l’inflazione negli ultimi 15 anni dal 2008, anno in cui sono stati bloccati gli stipendi, e si calcola il dato che viene dal MEF, si arriva a 20 punti di inflazione, ma se si confronta questo dato con gli unici aumenti stipendiali applicati nello stesso periodo, cioè con il contratto scaduto nel 2016, quelli da conteggiare sono solo gli aumenti del 2018″, ha dichiarato Pacifico all’agenzia Teleborsa.

“Questo vuol dire – spiega il sindacalista – che anche quando, in base alle risorse stanziate dal governo, si avranno quei 3mila euro di arretrati e quei 107 euro di aumento mensile per il personale della scuola, rimarranno ancora migliaia di euro che lo Stato dovrà comunque assegnare al personale scolastico per raggiungere l’inflazione”.

Richieste difficili da accogliere

“Questa cifra – continua Pacifico – è quantificabile in 25mila euro di arretrati e 272 euro di aumento in busta paga: è il risarcimento giusto che deve essere corrisposto a tutto il personale della scuola nel nuovo contratto 2020-2025, così da allineare gli stipendi all’inflazione, come già nel mese di aprile” con un piccolo aumento che va dai 3 ai 10 euro, si sono resi conto come sia stata allineata l’indennità di vacanza contrattuale sempre al costo della vita”, conclude il sindacalista autonomo.