Scuola

Docenti 36 mesi di servizio: devono essere assunti a tempo indeterminato, arriva la sentenza

Ancora una sentenza che riconosce il diritto alla stabilizzazione professionale per i docenti, che devono essere assunti in automatico a tempo indeterminato dopo 36 mesi di servizio. Un obbligo di tutti i Paesi membri dell’Unione europea. In caso contrario, i lavoratori non regolarizzati hanno diritto a un risarcimento economico.

Contratti a termine ingiustificati

Lo stabilisce il Tribunale di Torino, sezione Lavoro, che si esprime contro “l’ingiustificata reiterazione dei contratti a termine” del personale scolastico, che cozza in modo inequivocabile “con il diritto dell’Unione Europea”, a partire dalla “direttiva 1999/70/CE”.

Se l’assunzione in ruolo avviene in ritardo, c’è spazio per un risarcimento. Il fatto che l’assunzione sia avvenuta con “il superamento di una procedura concorsuale selettiva” è “irrilevante ai fini della decisione, non essendo idoneo a sanare l’abuso” della mancata immissione in ruolo che doveva avvenire prima.

Risarcimento di 4mila euro

La sentenza è a favore di una insegnante che ha svolto cinque anni di supplenze su posto vacante: nella sentenza, dunque, è stato condannato il Ministero dell’Istruzione all’assegnazione, nei confronti della docente che ha presentato ricorso, di una somma pari a due mensilità e mezzo di stipendio, che corrisponde a circa 4mila euro, più 2mila euro di spese.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, evidenzia come “continuare a negare le assunzioni a tempo indeterminato verso chi ha svolto almeno tre anni di supplenze significa venire meno ad un’evidenza dei fatti e della giurisprudenza, oltre che alle posizioni espresse dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa e da quello dei Diritti Sociali che anno accolto di recente la denuncia che obbliga lo Stato Italiano a risolvere il problema del precariato entro il 2022. Certamente, in attesa che cambino le leggi, noi come sindacato autonomo, da sempre a fianco dei precari, continueremo a chiedere ai tribunali di valutare i ricorsi, sia per ottenere il risarcimento danni, sia per l’immissione in ruolo”.

Precariato non oltre 36 mesi

Secondo il tribunale di Torino, “i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche se non continuativi”. Inoltre, fa riferimento ad una lunga lista di sentenze pregresse, come quella “della Corte Costituzionale 20/7/2016 n. 187, che ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’art. 4 comma 1 L. 124/1999 nella parte in cui autorizza, in mancanza di limiti effettivi alla durata massima totale dei rapporti di lavoro successivi, il rinnovo potenzialmente illimitato di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti, senza che ragioni obiettive lo giustifichino”.