Scuola

Concorso dirigenti scolastici: cosa studiare, c’è la prova preselettiva?

Tutto pronto per il prossimo concorso per dirigenti scolastici. Il regolamento del ministero è disponibile, anche se potrà ancora subire delle modifiche dell’ultimo momento. Ma sostanzialmente le fasi della procedura sono già state abbondantemente stabilite.

Concorso con cadenza triennale

Il concorso avrà cadenza triennale e sarà organizzato su base regionale. Le prove si dividono in prova preselettiva,
prova scritta, prova orale, valutazione dei titoli. La prova preselettiva viene solta unicamente se il numero dei partecipanti, a livello regionale, supera di quattro volte il numero dei posti messi a concorso.

La graduatoria di merito viene realizzata in base alla somma dei voti della prova scritta, della prova orale e del punteggio attribuito ai titoli. I vincitori del concorso, dopo l’assunzione, devono svolgere il periodo di formazione e prova che consentirà poi la conferma in ruolo.

Prova computer based

La regione di assegnazione viene confermate per un periodo pari alla durata minima dell’incarico dirigenziale previsto dalla normativa vigente, ossia tre anni.

La prova è computer based ed è unica per tutto il territorio nazionale. si svolgerà nelle sedi individuate dagli USR. Se il numero dei candidati dovesse essere eccessivo, si svolgerà in più sessioni.

I punteggi dei 50 quesiti

La prova consiste in un test composto da 50 quesiti, in ordine casuale per ogni candidato, a risposta multipla (preparati da un Comitato tecnico-scientifico nominato dal Ministro). Per questa prova ci si deve preparare sugli stessi argomenti della prova scritta.

I quesiti non verranno comunicati prima della prova, e la correzione, automatica, avverrà subito dopo la consegna da parte del candidato. Il punteggio conseguito non concorre al punteggio della graduatoria di merito.
Viene assegnato un punto per ogni risposta esatta, e zero per ogni risposta errata o non data.

La prova è superata da un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso per ciascuna regione, più eventuali candidati che conseguono lo stesso punteggio dell’ultimo degli ammessi e i candidati con disabilità che non hanno svolto la prova (preselettiva).