Scuola

Aumenti stipendi arretrati docenti e Ata: come e quando si recuperano, occhio alle truffe

Con il prossimo rinnovo del contratto scuola si pone per il personale dipendente il quesito su come recuperare gli arretrati degli stipendi. Una questione che riguarda gli insegnanti e il personale scolastico. In molti si domandano se sia necessario presentare apposita domanda al Ministero dell’Istruzione per ottenere gli arretrati relativi al rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021.

Non è necessaria alcuna azione

Sulla questione fa chiarezza il sindacato Flc Cgil, che chiarisce subito come non sia necessario presentare alcuna istanza. Insomma non è necessario intraprendere alcuna azione per il recupero, e non c’è il pericolo di perdere le somme dovute.

Somme accreditate in automatico

“In proposito è utile sapere che – spiega un comunicato della sigla sindacale – il contratto scuola relativo al periodo 2019-2021 non è stato ancora rinnovato e quando ciò avverrà, nei prossimi mesi, gli aumenti retributivi conseguenti, comprensivi di tutti gli arretrati maturati nel triennio indicato, saranno automaticamente e direttamente riconosciuti dall’Amministrazione in favore di tutto il personale scolastico in servizio, compreso il personale che ha lavorato con contratto a tempo determinato per il periodo coperto da nomina nel triennio 2019-2021″.

Diffidare e rifiutare categoricamente

Non solo. Il sindacato rilancia avvertendo il personale della scuola che non è necessario intraprendere alcuna azione, e che anzi potrebbe essere controproducente nel caso in cui si affidasse questo compito, inutilmente, a terzi, magari dovendo poi sborsare dei soldi per ottenere un servizio inutile, che consentirebbe di ottenere somme che invece sarebbero percepite comunque in automatico. Sulla questione il sindacato spiega: “Invitiamo tutto il personale scolastico dal diffidare e rifiutare categoricamente qualsiasi proposta di sottoscrizione di delega in favore di soggetti terzi per poter richiedere gli arretrati poiché, come detto, le somme spettanti saranno direttamente accreditate agli interessati da parte del dipartimento del Ministero dell’Economia e Finanze non appena rinnovato il contratto nazionale”.