Scuola

Rinnovo contratto scuola 2022: cosa devono aspettarsi docenti e Ata

Il 2022 potrebbe, anzi dovrebbe essere l’anno buono per il rinnovo del contratto scuola per docenti e ATA, in attesa da ormai tre anni. Sono stati fatti molti passi in avanti negli ultimi tempi, al punto che il Ministero dell’Istruzione ha presentato alle organizzazioni sindacali l’Atto di indirizzo.

Aumento degli stipendi

Il rinnovo contratto scuola passerà necessariamente anche dall’aumento degli stipendi, il cui ammontare è ormai abbastanza definito. Il Ministero dell’Istruzione ha specificato che il documento presentato ai sindacati ha come quadro di riferimento le risorse messe a disposizione dal PNRR, il Patto per la scuola, il Testo unico sul pubblico impiego e il precedente “Atto di indirizzo quadro per i rinnovi contrattuali delle pubbliche amministrazioni per il triennio 2019-2021”.

Per quel che riguarda le cifre di aumento in busta paga, si parla di 87 euro lordi compresi di elemento perequativo da 11,5 euro medi. Con l’aggiunta dei fondi della Legge di Bilancio si salirebbe a 100-105 euro lordi mensili. Ci sono poi i 200 milioni di euro una tantum per il 2022, l’asticella degli aumenti medi lordi mensili sarebbe di 120-125, poi dal 2023 si arriverebbe a 100-105.

Le novità

In particolare, come riferisce Informazione fiscale, si prevede:

per la formazione professionale si prevede un pacchetto di ore dedicate ai docenti e al personale ATA per la conoscenze delle nuove tecnologie e degli strumenti informatici nelle rispettive sfere di competenza, ovvero metodologie didattiche innovative, competenze linguistiche e digitali per chi sale in cattedra e digitalizzazione per il lavoro amministrativo per chi lavora nelle segreterie;
welfare lavorativo, è prevista l’individuazione di interventi quali il sostegno alla genitorialità, prestazioni sanitarie integrative, formazione e mobilità sostenibile;
adeguamento dell’Ordinamento professionale del personale ATA ai nuovi compiti derivanti dall’autonomia scolastica e dalle innovazioni tecnologiche. In questo caso è prevista una specifica attività di formazione con risorse aggiuntive e, in particolare, si punta alla valorizzazione dei DSGA, i Direttori dei servizi generali e amministrativi delle scuole.

Le reazioni dei sidacati

Uil Scuola e Flc Cgil sottolineano che: “Servono risorse aggiuntive destinate al sistema di istruzione statale” – ha dichiarato ad esempio Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – “per il rinnovo del contratto e per superare il problema degli organici e del precariato”.