Scuola

De Luca scuole superiori: le decisioni in Campania sul rientro del 10 gennaio

De Luca decide di procedere in autonomia per la scuola in Campania e non riapre le scuole elementari e medie lunedì 10 gennaio, come invece prevede il calendario regionale di inizio anno. Troppo alta la curva dei contagi, secondo il governatore campano, per riaprire in sicurezza. Per il Momento De Luca le scuole superiori le lascia aperte, ritenendo indispensabile mettere in sicurezza prima di tutto i bambini più piccoli e quelli fino ai 12 anni: “È irresponsabile aprire le scuole il 10 gennaio. Per quello che ci riguarda non apriremo le medie e le elementari. Non ci sono le condizioni minime di sicurezza”.

Presidi, docenti e ata compatti

Nel frattempo, anche i presidi continuano a chiedere un intervento a livello nazionale che contraddica quanto deciso in consiglio dei ministri qualche giorno fa. La situazione epidemiologica non lascia tranquilli i dirigenti scolastici che, d’accordo anche con insegnanti, personale ata e genitori, avrebbero preferito riprendere le attività scolastiche con la didattica a distanza almeno fino a fine gennaio.

Il Presidente ANP Antonello Giannelli ha chiesto oggi un incontro urgente al Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi per affrontare le problematiche connesse alla ripresa delle lezioni alla luce del decreto-legge 5 gennaio 2022. L’incontro si terrà lunedì 10 gennaio alle ore 15.00.

Incontro lunedì pomeriggio

Un incontro che di fatto si svolgerà quando le scuole avranno già riaperto in tutta Italia, sempre che altri governatori a livello regionale non decidano di emettere provvedimenti che lascino le scuole chiuse. La riunione tra il Ministero e i dirigenti scolastici è stata decisa dopo l’appello di un gruppo di dirigenti scolastici al governo. Lo scopo è chiedere un rinvio di due settimane del rientro in classe.

Secondo i dirigenti scolastici, si è al cospetto di una ”situazione ingestibile” in virtù dell’aumento dei contagi tra i giovani per la variante omicron e ”l’escalation di assenze” tra il personale della scuola. “In larga misura – ha spiegato De Luca – questa decisione la stanno già prendendo i genitori, perché ci sono già un terzo delle scuole che non aprirebbero comunque, per il numero di positivi che ci sono e per le famiglie che decidono autonomamente di non mandare i figli a scuola. Noi ci limitiamo a prendere atto della situazione, con molto realismo, e cercheremo in questi giorni di sviluppare nella misura maggiore possibile una campagna di vaccinazione dedicata specificamente ai bambini”.