Scuola

Proroga Organico Covid Ata e docenti: il pasticcio della nota del Ministero

La questione relativa alla proroga dei contratti dell’Organico Covid Ata e docenti continua a tenere banco e a far trapelare molta incertezza, di cui sono vittime in primis i dipendenti della scuola in attesa di rinnovare la propria collaborazione e in seconda battuta le scuole, con i dirigenti scolastici loro malgrado protagonisti di una vicenda dai contorni sempre più incerti.

Proroga per tutti fino a marzo?

L’annuncio della proroga per tutti fino a marzo 2022, in attesa di ulteriori fondi per arrivare fino a fine anno scolastico, non sta trovando riscontro nella realtà, con moltissimi Ata e docenti, a pochi giorni dalla ripresa delle attività scolastiche ancora senza certezze.

“Non ci fosse una nota del ministero dell’Istruzione che documenta l’incredibile, ci sarebbe da pensare di assistere ad una farsa, in cui un sommo autore, un simil-Plauto, si diverte a scompaginare ruoli, a dire e non dire. Ma siamo nella realtà, quella della Scuola italiana, oggi alle prese con l’ennesimo paradosso ministeriale”. E’ questa la presa di posizione di Ella Bucalo e Paola Frassinetti, deputati di Fratelli d’Italia e responsabili del Dipartimento Scuola e Istruzione.

L’equivoco sui termini

A creare confusione, in questi giorni, la dicitura contenuta nella nota del ministero che usa il termine ‘potere’ riferito alla possibilità delle scuole di rinnovare il contratto. Con la conseguenza che non si assiste a un obbligo ma a una possibilità, che in quanto tale può essere disattesa: “Come definire diversamente, infatti, quanto riportato da alcune testate online, secondo cui non ci sarà proroga ai contratti Covid del personale docente e ATA assunto per far fronte all’emergenza epidemiologica. E il tutto avviene con la formula dello scaricabarile. L’inghippo sta tutto in un verbo: ‘potere’ invece che ‘dovere’. Dal ministero, infatti, dicono che il dirigente scolastico ‘può’ prorogare il contratto, non ‘deve’. Il che significa che la decisione è a sua discrezionalità. E inoltre si dimentica che i dirigenti non sono in possesso della copertura finanziaria necessaria alla proroga“, proseguono le parlamentari.

Docenti e Ata nel limbo dell’incertezza

E così i dirigenti scolastici, in assenza di disponibilità di fondi, fanno appello loro malgrado alla nota ministeriale che non li obbliga a provvedere al rinnovo, allargando le braccia e lasciando Ata e docenti dell’organico Covid nel limbo dell’incertezza: “Dunque “possono” ma con quali soldi? Nulla di più insensato poteva essere diramato dal ministero, specie perchè in assenza di specifiche direttive lasciano nelle ambasce i DS. Si consideri inoltre che tale pratica farà figli e figliastri e darà il via ad una ribellione di massa di tutto il personale vessato da tale, povera, autonomia di gestione contrattuale. Quei contratti ‘devono’ essere prorogati, senza possibilità di alternativa o di selezione alcuna“.