Scuola

Rientro a scuola il 24 gennaio 2022: Sileri pensa a prolungare le vacanze di Natale

L’impennata di contagi in Italia nelle ultime settimane inizia a preoccupare. Quello che sembrava uno scenario scongiurato dalla campagna vaccinale di successo di Draghi e Figliuolo rischia di diventare concreto e tutti i buoni risultati sembrano andare in fumo per colpa della variante Omicron. E così la scuola potrebbe essere costretta a pagare il prezzo più alto, con la chiusura fino a fine gennaio che costringerebbe a un prolungamento delle vacanze di Natale, ma con la Dad.

Rientro a scuola il 24 gennaio

E’ costretto ad ammettere che non ci sono più certezze e che potrebbe slittare di due settimane il rientro a scuola degli studenti, fino al 24 gennaio, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: “Nulla è deciso. Decideremo tra una settimana sulla ripresa della scuola, dipenderà dal picco della variante Omicron. Se abbiamo i numeri del Regno Unito, con 100mila contagi e gran parte di questi tra la popolazione non vaccinata o non vaccinabile – sottolinea il sottosegretario – quindi anche tra i soggetti più giovani, un ritardo del rientro a scuola consente un rallentamento del virus. In quel caso, non potremmo ricominciare la scuola subito”.

Anche i presidi sono preoccupati

Ad ammettere la situazione critica anche Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi: “È chiaro che la situazione in generale stia peggiorando, lo dicono i dati nazionali. Non dispongo di dati ufficiali sulle scuole, siamo rimasti a quello delle 10mila classi in dad su 400mila, ma credo che negli ultimi giorni il numero sia aumentato”.

Al momento la situazione è ancora nei limiti della tollerabilità. Ma preoccupa ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane, quando i ragazzi potrebbero portare il virus contratto in classe nelle famiglie durante le festività natalizie: “Bisogna dire che siamo ancora lontani dai numeri dell’anno scorso. La speranza è che si riesca a fermare questa nuova variante. La scuola finora sta facendo il suo dovere rispetto a tanti altri settori”, ha dichiarato.

Green pass per gli studenti? Difficile attuazione

Sull‘obbligo di Green pass per gli studenti, Giannelli è prudente: “Io vedo delle grosse difficoltà – ha spiegato –. Il problema è la tempistica. Se noi diciamo da un giorno all’altro che diversi milioni di bambini-ragazzi devono vaccinarsi, in quanto tempo devono ottenere il Green pass? Se dobbiamo fare i tamponi a tutti, non abbiamo le strutture necessarie per farli”.