Scuola

Assumere 30mila docenti ogni anno dal 2022: la promessa di Bianchi

Inizia a delinearsi la strategia di riforma del sistema di reclutamento insegnanti voluta dal ministro dell’Istruzione Bianchi. Le linee guida rispecchiano le indicazioni fornite dal ministro negli ultimi mesi, in cui ha parlato a più riprese di un percorso universitario che formi e valorizzi l’insegnante ancor prima che acceda ai concorsi.

Addio ai 24 Cfu

In questo senso l’addio ai 24 Cfu come requisito per l’accesso ai concorsi sembra destinato a scomparire. Al tempo stesso, dal prossimo anno gli aspiranti docenti dovrebbero poter disporre di concorsi annuali che consentano un reclutamento costante. Il numero degli alunni è in fase calante, in virtù del calo demografico che sta colpendo l’Italia. Questo non avrà ripercussioni sul reclutamento insegnanti, anzi. Sarà l’occasione per alimentare il rapporto docente-studente, troppo basso nel nostro Paese.

Secondo quanto riporta Orizzonte Scuola, Luigi Fiorentino, capo di Gabinetto del ministero dell’Istruzione, ha parlato del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la scuola a Expo 2020 Dubai in occasione di “Scuola e Italia Domani”. “Entro il 2022 le sei riforme saranno realizzate” ha assicurato Fiorentino. Una di queste riguarda appunto molto da vicino il mondo della scuola, ed è quella inerente il reclutamento dei docenti.

Università protagoniste della formazione

“Occorre investire sulle persone, ridare un ruolo centrale ai docenti. Occorre dare continuità tra la formazione universitaria, il concorso, l’abilitazione e la formazione in servizio”, spiega Fiorentino.

Come più volte indicato da Bianchi, serve un nuovo meccanismo di reclutamento “che valorizzi anche la formazione universitaria”. Insomma l’università come primo step per la formazione degli insegnanti. Per fare questo ogni singola facoltà frequentata dall’aspirante docente “deve fornire quelle competenze per far sì che le persone che escono dall’università sappiano insegnare in una determinata disciplina”. I candidati “partecipano poi ai concorsi, svolgono un anno di formazione on the job, insegnando contestualmente. Alla fine del percorso, sostengono un esame e diventano docenti di ruolo. Ci sarà poi la formazione in servizio”.

Il programma dal 2022

L’obiettivo della riforma è reclutare entro il 2026 un contingente di 72mila docenti. “Quest’anno abbiamo assunto 60 mila insegnanti, ci sarà un bando per altri 40 mila docenti”, assicura il ministro Bianchi. “Anche se calano gli allievi, ogni anno ci saranno 30 mila nuovi insegnanti. Vogliamo una scuola che anticipa, non che insegue”, conclude il ministro dell’Istruzione.