Contratto scuola 2021: le vere cifre che attendono i docenti in busta paga
Si attende fine anno per qualche notizia più concreta in merito al rinnovo contratto scuola 2021, che di fatto dovrebbe andare ad avere efficacia a partire dal 2022. La partita si gioca sempre sul tavolo della richiesta dei sindacati di ratificare un aumento che sia almeno a tre cifre, e proprio su queste tre cifre si sa giocando a scacchi per riuscire a raggiungere quei 100€ che sarebbero un segnale importante anche se non completamente soddisfacente visto il ritardo con cui questo aumento sta arrivando.
L’impegno del ministro Bianchi
I sindacati, che anche per questo sciopereranno venerdì 10 dicembre, in un nota congiunta a firma Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams avevano chiesto al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di farsi portavoce nei confronti del Governo della richiesta di ottenere “gli aumenti a tre cifre da lui stesso annunciati in vista del rinnovo contrattuale”.
Il conto alla rovescia è di fatto iniziato, perchè se non si dovesse fare in tempo a inserire il rinnovo contratto scuola nella legge di bilancio del 2022, da approvare entro il 31 dicembre 2021,sarebbe poi difficile dare adeguate risposte agli insegnanti.
Come si arriva ai 100€ di aumento
L’incontro tra il premier Mario Draghi e i sindacati dei giorni scorsi ha portato a un primo punto di incontro: il Governo si è impegnato a destinare il 47% delle risorse previste per il taglio delle tasse in manovra ai redditi più bassi.
Una cifra considerevole, che si attesta su 1,1 miliardi per chi ha fino ai 15 mila euro, 2,2 miliardi a chi ha redditi dai 15 mila euro ai 28 mila euro. Il Governo sarebbe quindi pronto a investire 3,3 miliardi di euro, la metà dei 7 miliardi di euro disponibili in manovra per il taglio dell’Irpef.
Il taglio dell’Irpef, riducendo il cuneo fiscale, si tramuterebbe in un aumento indiretto degli stipendi dei docenti, che così troverebbero in busta paga quei fatidici 100€ in più che consentirebbero di accontentare i sindacati, sia pure con il minimo possibile, sull’aumento a tre cifre delle mensilità,
Le cifre del rinnovo contratto scuola 2021
Relativamente al rinnovo contratto scuola vero e proprio, il Governo difficilmente andrà oltre l’incremento lordo di 107 euro, cui defalcare i fondi per pagare l’indennità di vacanza contrattuale (circa 500 milioni di euro). E così si scende a 87-90 euro lordi.
Cui aggiungere i 210 milioni distribuiti in base alla “dedizione all’insegnamento“, che consentirebbero di aggiungere altri 12 euro mensili allo stipendio.
Quando la finiamo con il bonus 500 euro per la formazione del personale docente? Sappiamo tutti lo spreco e la regalia di queste risorse! E poi se è vero e giusto per i docenti allora che lo sia anche per il personale ATA. Finiamola! Basta con i pretesti! Liberiamo risorse inutili. E per il personale di segreteria, in particolare, diamo il giusto riconoscimento per “il culo” che ci stiamo facendo negli uffici! Il 4 livello equivale ai messi comunali negli enti locali! Assurdo! Deve essere almeno paragonato agli Itp negli istituti superiori. Il nostro è un lavoro qualificato, impegnativo e a dir poco ai limiti della disumanità! Basta! Non potete far finta ancora di non vedere! Assurdo!
Concordo
Il solito ragionamento da deficiente. I meccanismi del potere godono quando si rendono conto che sono riusciti a porre la questione, in questo caso il conflitto stipendiale sul piano orizzontale. Quando si realizza che il povero dipendente se la prende contro un altro povero dipentente è chiaro che non se ne esce, prorio perchè non si ragiona in verticale. In questo casi dipendenti contro potere istituzionale che on si rende conto del valore di entrambi. sei solo un interprete del potere: in questo modo nè gli insegnanti, nè i segretari avranno una lira perchè staiassecondando nient’altro che quello che le istituzioni volevano. Che deficiente!
rinnovo altri settor,i a pioggia, scuola oltre che non si rinnova occorrono sempre più anni,i chiede ndo sempre ulteriori lavori andatevi a ricoverare siete da manicomio,
Sono un ex Assistente Tecnico degli Istituti Superiori, in pensione dal 1 settembre 2019, con il contratto scaduto il 31 dicembre 2018, ho diritto ad emolumenti sulla pensione per il periodi GENNAIO/AGOSTO 2019?
Corte di Cassazione con la sentenza n. 29906 del 25 ottobre 2021 che ha riconfermato come le clausole migliorative previste nei rinnovi dei contratti statali hanno efficacia retroattiva.
Ricordiamo che affinché l’efficacia non sia valida il C.C.N.L. deve chiarire che l’applicabilità degli aumenti è prevista solo ai dipendenti ancora in organico.
Concordo con Renato, a parte l’educazione del sig. Franco che dovrebbe contraddistinguere il dialogo civile e costruttivo, SPERO che gli Amministratori non siano così OTTUSI dal godere di bisticci vari, anche perché sono evidenti le varie disparità di trattamento anche in seno alla costituzione delle graduatorie di Prima fascia per gli AA dove chi nasce come Aa sarà sempre superato da un Cs, (almeno andrebbero valutate di più le Lauree e le varie competenze, ma questo è un altro discorso che ai nostri AMMINISTRATORI forse è sfuggito), non considerando che se la scuola funziona – dalle convocazione dei docenti e annessi alla pulizia dei bagni – lo si deve agli ATA, soprattutto in questo momento di emergenza COVID. Se gli Amministratori non se ne rendono conto è perché pochi Sindacati si sono veramente adoperati per difendere la categoria e noi abbiamo taciuto. Si tratta di non essere trasparenti, chiedere il giusto riconoscimento del proprio lavoro. Chi tace non dice nulla e non cambia nulla.