Non solo il Belgio reputa illegittimo l’obbligo vaccinale attraverso le sentenze dei tribunali che si oppongono alla recenti misure restrittive contro il Covid 19 che molti Governi hanno ulteriormente inasprito. “Il ‘castello’ giuridico prodotto dal legislatore per imporre la vaccinazione ai lavoratori si sta rivelando sempre più fragile”. Lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando le decisioni dei tribunali che all’estero confermano il parere contrario circa la legittimità dell’obbligo vaccinale e del Green Pass contro il Covid19.

Dopo l’Europa, anche gli Stati Uniti

In Europa nei giorni scorsi è stato il Belgio a dire stop a questa misura. Adesso notizie simili arrivano anche dagli Stati Uniti, dove stanno arrivando sentenze sulla stessa linea che confermano come i giudici abbiano seri dubbi circa la liceità di questo tipo di provvedimenti.

La prima a prendere una decisione simile è stata la corte del Missouri, che ha bloccato il provvedimento in dieci Stati. Poi è stata la volta della Louisiana, che ha deciso di annullare l’obbligo per gli operatori sanitari su tutto il territorio nazionale. Ultima in ordine di tempo la sentenza del Kentucky, che ha detto ‘no’ all’obbligo vaccinale per i lavoratori di aziende che collaborano con l’amministrazione federale in Kentucky, Ohio e Tennessee.

“Le due decisioni legate alla sanità, aggiunte a quella dei ‘contractor’ federali, annullano uno dei capisaldi delle misure decise dalla Casa Bianca per aumentare il numero dei vaccinati” dice SkyTg24. Queste sentenze che arrivano da Oltreoceano, confermano di fatto quanto già avvenuto in Europa: dove i ricorsi iniziano a fioccare e dove i tribunali non sembrano così convinti della legittimità di questo tipo di misure che impongono l’obbligo vaccinale nei confronti dei cittadini.

Multa di 5mila euro al giorno a chi non si adegua

Solo pochi giorni fa infatti è arrivata la prima sentenza, da parte di un tribunale del Belgio, che ha deciso di dire no al Super Green Pass, sostenendo che si tratta di una misura che va in contrasto con il diritto comunitario. A prendere questa decisione è stato il tribunale di Namur che ha ordinato entro cinque giorni il ritiro dell’imposizione. Non solo: chi non si adegua, dovrà pagare una multa di 5mila euro giornaliere all’autorità amministrativa per violazione del principio di legalità e di proporzionalità delle misure restrittive e violazione del diritto dell’Unione.

“Noi continuiamo a nutrire fortissimi dubbi sull’obbligo vaccinale che in Italia entrerà in vigore dal 15 dicembre per tutti i lavoratori della scuola e anche di altri comparti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -: il fatto che in altri Paesi, come gli Stati Uniti, i giudici hanno deciso di sospendere l’obbligo vaccinale ci dà ancora più spinta ad andare avanti contro quella che reputiamo una decisione vessatoria e discriminante, che si pone anche in contrasto con le direttive dell’Unione europea.