Scuola

Aumento stipendi scuola: si raggiungono a fatica i 100€ a docente

Sono giorni decisivi per capire l’entità dell’aumento di cui beneficeranno gli aumenti degli stipendi dei docenti a partire dal prossimo anno. Se è vero che c’è pessimismo circa l’entità di un aumento che possa essere considerevole e in linea con le aspettative dei diretti interessati e le richieste dei sindacati, è altrettanto vero che qualcosa inevitabilmente sarà fatto. Bisognerà capire cosa conterrà la legge di bilancio 2022, e come si riuscirà ad aumentare il fondo di valorizzazione professionale docenti.

Taglio del cuneo fiscale

Paradossalmente l’aumento maggiore gli stipendi potrebbero ottenerlo mediante il taglio del cuneo fiscale. Il governo ha intenzione di fare in modo che il 47% delle risorse destinate al taglio delle tasse in manovra siano per i redditi più bassi. In questo modo, ai redditi fino a 15mila euro andrà 1,1 miliardi e a quelli da 15mila a 28mila euro 2,2 miliardi.

Questo significa che le fasce più basse otterranno in totale 3,3 miliardi, quasi la metà dei 7 miliardi disponibili in manovra per il taglio dell’Irpef.

“Il taglio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche”, si legge sul testo della manovra, ha ”l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote”.

Revisione organica del sistema detrazioni

Inoltre è prevista ”una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo”.

Ciò significa che fini dell’attuazione della misura le risorse ”sono incrementate di 6 miliardi di euro per l’anno 2022 e 7 miliardi annui a decorrere dall’anno 2023″.

L’aumento equivalente sarebbe di circa 100 euro la busta paga dei lavoratori, compresi quelli della scuola.

Quindi non un vero e proprio aumento, ma un risparmio in busta paga. L’obiettivo finale in ogni caso sarebbe raggiunto, perchè in questo modo i lavoratori della scuola beneficerebbero di circa 100 euro in più in busta paga. Che non deriverebbero dunque dagli aumenti retributivi legati al contratto.

Aumento lordo di 107 euro

I fondi per il contratto ammontano a un aumento lordo di 107 euro. Ma ci sono i fondi per pagare l’indennità di vacanza contrattuale (circa 500 milioni), quindi si scende a un aumento di 87-90 euro lordi.

Con l’articolo 108 della legge di bilancio, dedicato alla valorizzazione professionale, i 210 milioni distribuiti in base alla “dedizione all’insegnamento“, l’aumento sarebbe minimo: 12 euro circa.