Scuola

Vaccino obbligatorio scuola: prima sentenza europea boccia il Super Green Pass

Una sentenza a livello europeo che dà ragione ai sindacati come Anief che si stanno battendo per il Green Pass scuola e nello specifico per il Super Green Pass, di recente introduzione, e che rafforza una discriminazione, a detta dei sindacati, inaccettabile.

Bocciatura dai giudici del Belgio

La sentenza è stata emessa in Belgio, dove il tribunale di Namur ordina entro cinque giorni il ritiro del super Green pass, pena la multa di 5mila euro giornaliere all’autorità amministrativa per violazione del principio di legalità e di proporzionalità delle misure restrittive e violazione del diritto dell’Unione.

Una sentenza che potrebbe avere ripercussioni anche in Italia: per saperlo, bisognerà aspettare i ricorsi già annunciati e che verranno presentati nei prossimi giorni, per capire se i giudici italiani recepiranno queste indicazioni dei pari grado europei. La pronuncia è direttamente esecutiva nella regione della Vallonia; adesso si attende l’esito dell’appello da parte del Governo e di un altro ricorso presentato al tribunale di Bruxelles dalle associazioni di cittadini contrari all’obbligo vaccinale e possesso della certificazione.

La battaglia in Italia

In Italia nel frattempo i sindacati sono in attesa delle pronunce di merito sull’obbligo di Green pass. Ma la battaglia contro questo tipo di provvedimenti va avanti, e infatti Anief ha annunciato un nuovo ricorso contro l’estensione dell’obbligo vaccinale al personale scolastico. E’ anche possibile firmare una petizione online che il sindacato ha lanciato per modificare la norma. Anief nel frattempo resta in attesa delle disposizioni attuative e mette a disposizione la richiesta di lavoro agile/dad che deve essere inviata al dirigente scolastico dal personale che intende ricorrere subito al Tar Lazio e/o successivamente al giudice del lavoro.

Congedo parentale, aspettativa o malattia

Sempre Anief si sta occupando della questione relativa al congedo parentale, aspettativa o malattia. In molti si chiedono se in questa situazione si può essere sospesi.

Secondo Anief come stabilito dal decreto-legge 1°aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, alla quale il DL si richiama, “la vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati”.

Pertanto, chi a decorrere dal 15 dicembre non è in servizio per qualsiasi tipologia di assenza, congedo parentale, aspettativa, malattia, non è soggetto a nessun obbligo. Fino al rientro in servizio non potrà ricevere nessun invito a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione dell’invito, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione o il differimento o l’esenzione della stessa ai sensi dell’articolo 4, comma 2, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dall’invito.