Scuola

Precari scuola: abilitazione con sconto sui crediti e niente tirocinio

La riforma della scuola cui sta lavorando il ministro Bianchi e che dovrebbe portare a nuove regole entro la fine dell’anno da applicare poi nel 2022 non passa solo attraverso il sistema di reclutamento docenti. O meglio, non può esaurirsi solo a una ristrutturazione del modo per accedere alla professione di chi ancora non fa parte del mondo della scuola.

Supplenti con servizio alle spalle

Il Ministro Bianchi sa bene che una partita importante si gioca sul tavolo dove sono seduti i tanti precari della scuola, che attendono risposte da molti anni e che non possono aspettare ancora. Ma la situazione non è di facile risoluzione.

Trovare risposte concrete per i supplenti con servizio alle spalle, in tema di abilitazione, è una tematica sulla quale si sente forte la pressione dei sindacati. Cui si aggiunge la consapevolezza del ministro che per ridare credibilità e dignità al mondo della scuola, questa categoria non può essere abbandonata.

Sconto sui crediti

Il tutto però va conciliato con le difficoltà di trovare una soluzione che accontenti tutti. Una delle soluzioni al vaglio del ministero è quella di procedere con uno sconto di crediti. In questo modo si eliminerebbe il tirocinio, andando a raggiungere in totale dunque 36 crediti.

Il calcolo dei docenti precari in attesa di risposta è impietosa: secondo un calcolo del Sole 24 ore, nelle Gps in totale ci sarebbero circa 600 mila insegnanti privi di abilitazione. La loro priorità, e quella del Governo, è quella di trovare un modo per stabilizzarli.

Ripristino dei Pas

Non è stata accantonata del tutto la possibilità di trovare per loro una soluzione mediante l’avvio di un nuovo ciclo di PAS, sponsorizzata da una parte della politica. In questo senso, uno dei più convinti sostenitori negli ultimi mesi è sempre stato il senatore della Lega Mario Pittoni.

Tutte ipotesi al vaglio del ministro Bianchi che ha ancora qualche settimana di tempo per vagliare tutte le ipotesi, prima di dare una risposta definitiva e concreta al problema della riforma del reclutamento, comprensiva della risoluzione dei docenti precari.