Aggiornamento graduatorie docenti 2022: i tre dubbi che accompagnano Gps e Gae
Con il 2021 in dirittura di arrivo e il 2022 che sta per affacciarsi, il pensiero dei docenti inizia a rivolgersi all’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (Gps). Una procedura che non è ancora stata fissata a livello temporale, ma che come di consueto dovrebbe svolgersi in primavera. Un appuntamento importante per i docenti, considerato che servirà ad aggiornare il proprio punteggio. Ma sarà anche l’occasione, per chi è fuori dalle graduatorie, di accedere con il proprio punteggio. L’anno prossimo sarà l’occasione anche dell’aggiornamento delle Gae.
Tabella di valutazione dei titoli
Il tutto è ancora avvolto dall’incertezza, perchè le linee guida che caratterizzeranno questa procedura devono ancora essere ben delineate. E’ probabile in questo senso che venga confermata la tabella di valutazione dei titoli che è stata già utilizzata in occasione dell’ultimo inserimento nelle Gps e nelle graduatorie d’istituto.
Per scalare posizioni in graduatoria, sarà necessario migliorare il proprio punteggio. Per farlo, si può ricorrere a un attestato o ad altri titoli. I punteggi sono indicati belle tabelle di riferimento. Al momento il valore dei 24 Cfu resta invariato, nonostante il ministro Bianchi ha più volte sottolineato la poca stima che ha nei confronti di questo meccanismo di ottenimento di crediti, spiegando che non si tratta di un modello che rappresenterà il modo di diventare insegnante in futuro. Per l’immediato futuro, però, decisioni ancora non ne sono state prese.
Informatizzazione nomine e algoritmo
Quel che sembra certo è che aggiornamento e nuovi inserimenti in Gps saranno sempre gestiti attraverso l’informatizzazione del meccanismo, che fa riferimento, come per le nomine supplenze, a Istanze Online, cui si accede tramite Spid.
Da rivedere sicuramente l’algoritmo utilizzato: nonostante da parte del ministero sia arrivata ampia rassicurazione del perfetto funzionamento dello stesso, non sono pochi i dubbi sulla sua efficacia.
Cambio provincia
L’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze servirà anche, per chi in questo biennio è iscritto nelle Gps di una determinata provincia, per aggiornare il punteggio nel 2022 e anche per cambiare provincia.
I docenti precari inseriti anche nelle Gae, potranno lasciare inalterata la provincia per entrambe o scegliere di essere iscritti in una provincia per una graduatoria e in un’altra provincia per l’altra.
Sempre più pietosi !!! Insegnanti inseriti in graduatoria da una vita che devono ancora sottoporsi ad estenuanti concorsi ! Tantissimi insegnanti sono entrati in ruolo x scorrimento graduatorie negli anni ! Solo ora, con tutti i problemi che ci sono, anziché risolvere situazioni dei precari e dì gente che lavora nella scuola da una vita, pensano a creare problemi, e a creare nuovi esodati . Complimenti!! Ma del resto in Italia è così, tutto va a rotoli !
Giusto! Non è possibile ogni anno cambiare il reclutamento degli insegnanti. Soprattutto chi ha preso la specializzazione sul sostegno didattico, è già stato ampliamente selezionato,! e dovrebbe essere assunto da Gps prima fascia ogni anno ad esaurimento e scorrimento,come è successo quest’anno in via straordinaria ,( ossia solo per i pochi fortunati del 2021!!!) Ciò dovrebbe essere mantenuto ogni anno, anche perché se ciò non venisse mantenuto, non c’è giustizia e soprattutto vi è disparità di trattamento,!! Perché solo per il 2021? Io personalmente non trovo giusto che insegnanti come me, con una specializzazione per entrare di ruolo debbano essere sottoposti ancora a dei concorsi ordinari, quando ci sono insegnanti invece che con la stessa specializzazione sono passati unicamente da GPS.
Solo in Italia succede questo! È una vergogna! Mi auguro che le assunzioni da GPS prima fascia vengono mantenute annualmente, dando giustizia a tanti anni di precariato indecenti! Grazie!
Sono d’accordo ,é giusto il reclutamento degli insegnanti da GPS prima fascia ogni anno ,come é successo in via straordinaria nel 2021 ,
Il problema é che in Italia, non sempre si perseguono le strade di un sistema equo,anche se si é consapevoli che questo funzioni!
Speriamo, che la voce del sindacato della scuola ,sia ancora più deciso e determinato nell’anno che verrà ,rendendo giustizia al precariato decennale e più, parola vergognosa e prettamente italiana.
È veramente vergognoso, il primo che arriva cambia le carte in tavola, così, ad es. i titoli conseguiti con tanti sacrifici anche economici sono stati declassati ….dapprima un master dava 3 punti in graduatoria, adesso 1 punto, aveva anche un certo peso il titolo di abilitazione alla libera professione…poi, niente e così via; alla faccia della meritocrazia. Per non parlare dei percorsi abilitanti tanto promessi! Prendono e perdono tempo, non curanti di chi spera nella stabilizzazione. È pietoso sfruttare così le persone. Mi auguro che chi di dovere si passi la mano per la coscienza.