Scuola

Rinnovo contratto scuola 2021: due stratagemmi per trovare nuovi fondi

Il rinnovo contratto scuola 2021 difficilmente sarà adeguato alle aspettative dei docenti e dei sindacati. Che si stanno scontrando con l’evidenza dei fatti data dalle ridotte risorse messe a disposizione del Governo per aumentare gli stipendi degli insegnanti.

Lontani i 300€ richiesti

E’ noto come i sindacati avessero messo sul piatto richieste che sin da subito erano sembrate molto difficili da esaudire. Ipotizzare un aumento di stipendio mensile che si aggirasse intorno ai 300€ a docente, significava credere in qualcosa che si avvicinava molto al miracolo.

Forse però la cifra finale che si riuscirà a ottenere è troppo realistica al ribasso, considerato che si aggira tra i 90e e i 104€, soglia massima raggiungibile nel caso tutti i pezzi del mosaico dovessero andare al loro posto.

Se il Ministero e i sindacati dovessero riuscire ad arrivare all’obiettivo di 104 euro, contro gli 87 attuali, sarà già un ottimo risultato. L’obiettivo, è evidente, è riuscire ad arrivare a quell’aumento a tre cifre di cui tante volte si è parlato. Ma si tratterebbe in ogni caso di un aumento a tre cifre molto vicino alle due.

La trattativa va avanti

Al momento la proposta e la disponibilità è ferma a 87 euro, medi e lordi. E’ questa la cifra sulla quale possono contare i docenti in base ai fondi che sono stati messi a disposizione. All’interno di questo aumento, già figura l’elemento perequativo. Ma la trattativa va avanti, e il ministero dell’istruzione, spinto dai sindacati, farà di tutto per ottenere il massimo possibile.

Massimo possibile che però è appunto quella soglia leggermente superiore ai 100€, più che altro simbolica, e che arriverebbe al massimo a 104€. Un importo che va sempre considerato lordo e medio. Dunque nelle tasche dei docenti finirebbe in ogni caso un aumento al di sotto dei 100€.

Contratto scuola scaduto da tre anni

Cosa che non può soddisfare la categoria stessa e i sindacati, considerato che il contratto scuola è scaduto da tre anni e non solo regge aggiornarlo, ma diventa anche indispensabile farlo in maniera adeguata, quantomeno per lanciare un segnale: si crede davvero nella necessità di valorizzare e nobilitare una professione troppo a lungo snobbata.

Una carta da giocare potrebbe essere quella di provvedere a un nuovo taglio del cuneo fiscale, che potrebbe alzare la busta paga fino a 100 euro. Uno stratagemma che consentirebbe di aumentare gli stipendi senza dover per forza dare fondo a liquidità fresche da parte del Governo. Oppure si parla di utilizzare il fondo per la valorizzazione della professione docente.

Entro fine anno se ne saprà qualcosa di più, anche perchè disertare la scadenza del 2021 vorrebbe far diventare di quattro anni il già colpevole ritardo nel rinnovo contratto scuola.

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