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Proroga contratti covid Ata: paralisi scuole da gennaio 2022

La proroga dell’Organico Covid per i docenti è stata sicuramente una buona notizia da parte dei diretti interessati e in generale per il mondo della scuola. Una decisione che assicura l’adeguata continuità didattica agli alunni in un anno che, salvo eccezioni, sta proseguendo senza troppe criticità. Al momento però restano esclusi da questo provvedimento gli appartenenti al personale Ata.

Non una semplice dimenticanza

In un primo momento si era pensato a una semplice svista in fase di redazione del testo che disciplina la proroga dell’organico Covid. Si era anche ipotizzato si volesse indicare una parte per il tutto, e dunque parlando di docenti si intendesse per estensione una proroga valida per l’organico Covid anche del Personale Ata. Ma così non è stato, e il silenzio che permane sull’argomento lascia più di qualche dubbio sulla possibilità che alla fine la proroga possa riguardare anche il Personale Ata.

Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione sottolinea come “L’esclusione dei lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari dalla proroga del personale aggiuntivo nelle scuole, il cosiddetto organico Covid, rischia di provocare la paralisi delle attività per migliaia di istituti a partire da gennaio. Nella Legge di Bilancio, infatti, sono state inserite le risorse necessarie per prorogare fino a giugno 2022 solo i contratti degli insegnanti, mentre il personale ATA è stato lasciato fuori. A fine dicembre, quindi tra poco più di un mese e mezzo, decine di migliaia di persone si troveranno senza lavoro e il sistema scolastico nel suo complesso avrà di fronte un problema di enorme portata”.

Rendere possibile la ripresa della didattica in presenza

Dunque la problematica è ben presente nelle stanze del Ministero, ma evidentemente c’è ancora qualche dettaglio da sistemare affinchè, anche a livello di risorse, si possa attuare una proroga per un personale di fondamentale importanza per il funzionamento del mondo della scuola: “Il ministero dell’Istruzione è al lavoro per tentare di definire positivamente la situazione nel più breve tempo possibile, ma occorre uno sforzo nella stessa direzione da parte del ministero dell’Economia“, prosegue Sasso. “Il personale ATA che si è aggiunto a quello già operativo ha contribuito in maniera fondamentale a rendere possibile la ripresa della didattica in presenza. Qualora dovesse venire a mancare da un giorno all’altro per il mondo della scuola si manifesterebbero criticità insormontabili. Un rischio che non possiamo davvero permetterci dopo tutti gli sforzi fatti per assicurare ai nostri studenti un anno scolastico quanto più possibile normale“, conclude il sottosegretario all’Istruzione.

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