Scuola

Concorso ordinario scuola primaria 2021: l’aspetto controverso che lascia perplessi

La prossima settimana potrebbe essere particolarmente pregna di novità per quel che concerne il bando definitivo per il Concorso ordinario scuola primaria 2021. L’ok del Cspi, pur contrassegnato da una serie di raccomandazioni sul futuro dei concorsi scuola (modifiche non attuabili subito, visti i tempi ristretti, ma che dovranno rientrare nell’ambito di una riforma strutturale del modo di diventare insegnanti) ha di fatto sancito il via al conto alla rovescia per le prove scritte. Abolite infatti quelle preselettive, si potrà procedere direttamente con la struttura portante del concorso ordinario scuola dell’infanzia e scuola primaria.

Non è tutto pronto, questo è bene specificarlo. Ad esempio, il ministero non riesce a ottenere risposte definitive per quel che concerne il censimento aule. E così, di rinvio in rinvio, si è giunti alla scadenza del 12 novembre, che non sembra più ulteriormente procrastinabile.

L’aspetto controverso che lascia perplessi

La prova scritta prima delle festività natalizie sembra a questo punto meno utopistica di quanto poteva sembrare fino a qualche settimana fa. Ma i tempi restano ristretti, e lo saranno sempre di più ogni giorno che passa. Proprio i tempi ristretti provoca uno degli aspetti più controversi del concorso ordinario scuola dell’infanzia e scuola primaria, vale a dire la decisione di non riaprire i termini di iscrizione delle domande, che restano dunque cristallizzate a quelle aperte e chiuse oltre un anno fa. Un aspetto che lascia perplessi e per il quale i sindacati hanno provato a battersi fino all’ultimo.

Nessuna possibilità per altri candidati di inserirsi in questo turno di concorso, e dunque per loro non resta che sperare che il concorso 2021 venga espletato, e che poi il ministero dia seguito alle promesse fatte nelle scorse settimane, relative alla volontà di bandire i concorsi scuola annualmente.

Ok del Cspi, ma solo per il momento

Il CSPI ha ribadito “la necessità di individuare un percorso omogeneo e univoco in grado di dare certezze e che metta al centro la formazione iniziale con percorsi strutturati e stabili”. I concorsi saranno banditi annualmente solo nelle regioni ove vi sia disponibilità di posti in organico dell’autonomia.

Sono previste, oltre alla valutazione dei titoli, una prova scritta e una prova orale. La prova scritta sarà articolata in 50 quesiti a risposta multipla di cui 40 relativi alle discipline oggetto d’insegnamento nella scuola primaria, e ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, 5 sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue; 5 sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento. La prova orale avrà la durata massima complessiva di 30 minuti.

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