Scuola

Abilitazione insegnamento: nuovi percorsi abilitanti cancellano il precariato

La procedura di abilitazione docenti è vicina a un punto di svolta importante, in virtù della ferma volontà del Ministro dell’Istruzione Bianchi di apportare sostanziali modifiche a un meccanismo che presenta alcune criticità e alcuni punti da stravolgere.

Pittoni spinge per i Pas

Una necessità che trova d’accordo anche l’opposizione, come conferma il senatore Mario Pittoni, Responsabile Dipartimento Istruzione Lega, da sempre uno dei più convinti sostenitori della necessità di introdurre il meccanismo dei Pas:

“Su abilitazione all’insegnamento (PAS) e specializzazione sostegno, che sono percorsi accademici, è finalmente avviata l’interlocuzione tra i ministri dell’Istruzione e dell’Università. Fondamentale in questa fase il pressing su chiunque abbia voce in capitolo su tali questioni: dovrà disporre di tutti i dati utili per una valutazione corretta della situazione. Diamoci da fare e incrociamo le dita!“, scrive il senatore leghista sulla propria pagina Facebook.

Assunzioni da Gps, risultato deludente

La tesi di Pittoni non fa altro che confermare quanto sostenuto da Manuela Pascarella, della Flc Cgil a Orizzonte Scuola: “Il Ministro Bianchi ha aperto il confronto con la ministra Messa in merito alla definizione di possibili percorsi di formazione abilitante che potrebbero essere la chiave per trovare la soluzione al tema del precariato. Lo abbiamo visto con il decreto sostegni bis con le assunzioni da Gps che ha visto per lo più risultati per il sostegno, mentre per le altre classi di concorso no, perché abbiamo pochissimi abilitati. E’ proprio dai percorsi abilitanti, dunque che dobbiamo partire“, sostiene la sindacalista.

Ridurre precariato pregresso e futuro

Lo scopo del ministero è quello di riformare il sistema dell’abilitazione abilitazione all’insegnamento, consentendo dopo quasi dieci anni a migliaia di docenti precari di abilitarsi mediante percorsi appositamente studiati. Una riforma che se fosse arrivata anni fa, avrebbe consentito di stabilizzare tantissimi docenti ancora alle prese con il precariato. Uno degli esempi più concreti e vicini nel tempo è l’assunzione da Gps prima fascia di quest’anno, caratterizzata da pochi immessi in ruolo da classi comuni a causa in virtù dei pochi aspiranti con abilitazione.

Se un percorso di abilitazione venisse così strutturato, potrebbe nei prossimi anni andare a risolvere, in toto o almeno in larga parte, il problema del precariato pregresso scongiurando il rischio che si continui a verificare in futuro.

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