Scuola

Rinnovo contratto scuola 2021: ecco la cifra chiesta da Bianchi a Draghi per i docenti

Il rinnovo contratto scuola 2021 è in agenda di ministero e Governo. L’aumento degli stupendi degli insegnanti è uno dei punti caldi contenuti all’interno della Legge di Bilancio. Per questo Draghi e Bianchi si confrontano sul tema scuola, sia per quel che concerne l’organico Covid, sia per quel che concerne la busta paga che i sindacati spingono possa essere più sostanziosa per adeguare gli stipendi degli insegnanti all’aumento del costo della vita e avvicinarli a quelli dei loro colleghi europei.

Organico Covid verso la proroga fino a fine anno scolastico

Per quel che concerne l’organico Covid, sembrano non esserci più dubbi circa la possibilità che possa essere prorogato fino al termine delle attività didattiche, a prescindere dallo stato di emergenza che al momento scade al 31 dicembre 2021. In questo senso, Bianchi spinge affinchè il rinnovo dell’organico Covid valga sia per i docenti che per il personale Ata.

Come detto tema caldo è quello relativo alle risorse da destinare per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego, di cui fa parte anche il mondo della scuola. Lontana dai 300 € richiesti dai sindacati, la richiesta del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sarà di oltre 100 euro lordi in più per gli insegnanti (104 euro per l’esattezza). Circa 15 euro in più rispetto a quanto già stabilito (88 euro lordi mensili).

La richiesta dei sindacati

Una richiesta che in ogni caso non accontenterà i sindacati, che come detto erano allineati su cifre decisamente più alte. Anief aveva sottolineato nelle scorse settimane come “gli stipendi attuali non valorizzano la professione, sono spesso più bassi di un operaio specializzato e per i precari sono consumati per lavorare fuori, servono quindi solo per la sussistenza. Siamo sui 7-8 punti sotto l’inflazione, lontani dall’aumento costo della vita in Italia, oltre che dalla media Ue. Eppure la pandemia ha fatto emergere il ruolo dell’insegnante: una figura fondamentale per rilanciare il Paese”. Secondo Pacifico, quindi, gli aumenti da applicare con il prossimo contratto vanno contestualizzati alle necessità del comparto: non potranno essere inferiori ai “300-350 euro, oltre i 100 euro previsti nelle linee guida, per poterli allineare all’inflazione degli ultimi 13 anni”.

Cifre che appare impossibile da raggiungere subito già con questi aumenti. Un primo passo verrà fatto, con la possibilità poi di procedere ad altri aumenti, magari su base annuale, che consentano di arrivare alle cifre richieste dai sindacati.

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