Scuola

Concorso scuola ordinario 2021: la decisione sui 24 Cfu come requisito

La prossima settimana potrebbero esserci novità per quel che riguarda le date del nuovo concorso ordinario 2021. L’incontro con i sindacati non ha dato gli esiti sperati, dal momento che le bozze di decreto presentate dal Ministero hanno evidenziato, secondo le parti sociali, una serie di problematiche ancora da sistemare. Domani intanto scade il termine per la comunicazione delle disponibilità delle aule da parte delle scuole.

Nuove procedure semplificate

La certezza è che in virtù delle nuove procedure semplificate per i concorsi pubblici, non ci sarà la prova preselettiva e quindi i candidati dovranno confrontarsi con prova scritta computer based/prova orale/ valutazione dei titoli.

Altro punto importante emerso dal confronto con i sindacati, quello relativo al requisito dei 24 CFU come accesso al concorso. La questione era diventata oggetto di dibattito in virtù delle recenti esternazioni del ministro Bianchi, che aveva definito i 24 Cfu un modello non più corretto di valutazione e un requisito da abbandonare nel prossimo futuro. Per il momento il requisito resta, e dunque è necessario disporne per accedere al concorso.

Per i posti di insegnante tecnico-pratico (ITP) il requisito richiesto sino al 2024/25 è il diploma di accesso alla classe della scuola secondaria superiore (tabella B del DPR 19/2016 modificato dal Decreto n. 259/2017). Non servono i 24 CFU. La normativa che regola i 24 CFU è il decreto del 10 agosto 2017, n. 616. I 24 CFU potranno essere acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare. A decidere se il curriculum di studi è conforme a quanto richiesto come titolo di accesso al concorso ordinario è l’Università.

Il corretto conseguimento dei 24 crediti e il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dal DM 616/2017 (con indicati insegnamenti, altre attività formative, SSD, voti e CFU/CFA) deve essere certificato da una istituzione universitaria o AFAM. La certificazione è necessaria ai fini della partecipazione al Concorso docenti. Questo significa che il piano di studi completo deve essere vagliato dall’università, responsabile della certificazione di acquisizione dei 24 CFU o di eventuali integrazioni.

Assunzioni a settembre 2022

Se il ministero riuscirà a rispettare i tempi previsti per il concorso, vale a dire dicembre 2021, ci sono buone possibilità che i vincitori possano essere assunti dal 1° settembre 2022. riuscire ad avviare il concorso entro dicembre 2021 vorrebbe dire anche poter garantire l’attuazione con cadenza annuale, dai prossimi anni, degli altri concorsi. Una fattispecie fondamentale per tutti coloro i quali sono rimasti esclusi da questo concorso, bandito ormai più di un anno fa, e per il quale il Ministero ha negato la possibilità di riaprire i termini di iscrizione, nonostante le pressioni dei sindacati.

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