Scuola

Concorso ordinario scuola secondaria primo e secondo grado: i programmi da studiare

Nonostante il Concorso ordinario scuola secondaria primo e secondo grado possa essere bandito da un giorno all’altro, con tempi anche abbastanza ristretti se davvero il ministero vorrà mantenere l’impegno di attuarlo entro dicembre 2021, ci sono molte incertezze non solo circa le date stesse, ma anche e soprattutto riguardo cosa i candidati debbano studiare per prepararsi al concorso.

Modifiche ai programmi di studio

I concorsi ordinari sono stati banditi ormai nella lontana primavera 2020, e dunque non dovrebbe sorprendere se ci fossero modifiche inerenti i programmi da studiare per prepararsi. Le bozze dei nuovi regolamenti del concorso ordinario della primaria e infanzia e di quello della secondaria forniti ai sindacati, non hanno fatto più di tanto chiarezza sulla questione.

Ricordiamo che il concorso ordinario, in virtù della decisione del ministero di non riaprire i termini di iscrizione nonostante le modifiche del bando, è riservato a coloro che hanno fatto domanda lo scorso luglio 2020. Circa 76mila candidati al concorso ordinario di infanzia e primaria (a fronte di 12.863 posti), e più di 430mila per la secondaria di I e II grado (a fronte di 25mila posti), per un totale di oltre 500 mila domande di partecipazione.

Al momento resta valido l’Allegato A

I candidati in questi mesi hanno continuato a prepararsi, nell’attesa di un bando che potrebbe indire il concorso da un giorno all’altro. La speranza, per i candidati, è che alla fine la preparazione non sia stata indirizzata verso contenuti sbagliati o inutili. Al momento resta valido l’Allegato A con i programmi di studio. Ma ci sono dubbi circa la possibilità che la parte generale di didattica e legislazione scolastica sia oggetto di selezione nello scritto a risposta multipla.

Tempi ristretti per cambiare tutto

Al momento tutto lascia presagire che l’allegato resti lo stesso. Sono troppo ristretti i tempi per rivoluzionare i contenuti e i programmi da consigliare ai candidati. I sindacati non sono coì convinti, soprattutto per quel che concerne la parte generale di preparazione al concorso, relativa alla didattica e alla legislazione scolastica.

I sindacati chiedono chiarimenti

Per questo i sindacati hanno interrogato il Ministero chiedendo se questa sezione, ricompresa nei programmi concorsuali, sarà effettivamente contemplata nei quesiti elaborati dal Comitato Tecnico Scientifico. L’obiettivo è che ci sia corrispondenza tra i programmi del concorso e le prove e indicazioni chiare per chi si deve preparare al concorso. In particolare Flc Cgil sta facendo pressione per ottenere risposte.

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