Scuola

Vaccino insegnanti: a breve la terza dose che “si sente”

La terza dose di vaccino comincia a diventare argomento sempre più concreto e vicino nel tempo. Se la dottoressa Capua, dagli Stati Uniti, ha confermato di aver fatto nelle scorse ore la terza dose di vaccino, ammettendo che è una dose che “si sente” facendo riferimento agli effetti collaterali, si avvicina sempre più la terza dose anche per altri italiani.

La conferma di Ilaria Capua

“Ho richiesto che dopo gli 80enni, cioè quelli più fragili, siano ancora una volta gli insegnanti ad avere la priorità assoluta per la terza dose”. La terza dose minaccia di essere abbastanza pesante come effetti collaterali. Chi ha effettuato le due dosi di vaccino sa che la prima, generalmente, ha dato pochi effetti collaterali, mentre la seconda dose è certamente più pesante. Seguendo questa logica, la terza dovrebbe esserlo ancora di più, e lo ha confermato la stessa dottoressa Capua, ricercatrice in virologia.

Per gli insegnanti la terza dose di vaccino potrebbe essere particolarmente vicina, almeno stando a quanto detto dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a margine della cerimonia regionale d’inaugurazione dell’anno scolastico 2021/2022 in Puglia, che si svolge nel Castello Svevo di Trani.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato nelle scorse ore sarà valutata “la terza dose eventualmente anche per altre categorie che oggi sono escluse“.

I sindacati insistono per la terza dose

Una volontà anche di Uil Scuola: “Tra le molte categorie di lavoratori interessate alla terza dose di vaccinazione crediamo debbano rientrare gli insegnanti, che sono stati tra i primi ad essere vaccinati con Astrazeneca. Gli insegnanti operano a diretto contatto con i ragazzi prevalentemente non vaccinati e quindi necessitano di essere ricompresi tra le priorità“, hanno sottolineato Domenico Proietti, segretario confederale Uil, e Pino Turi, segretario generale Uil Scuola.

Al momento il 91,2% del personale scolastico ha completato il ciclo vaccinale e il 3% (45.945) ha ricevuto la prima dose di vaccino. Sono invece 90.002 (5,8%) coloro i quali non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. Ma la situazione non è omogenea in tutta la Penisola. Dal 3% del Veneto al 21,1% della Provincia autonoma di Bolzano. Si tratta di dati risalenti al primo ottobre, quindi è credibile che siano diminuiti nelle ultime settimane anche per effetto del Green Pass sempre più esteso.