Economia & Fisco

Riforma Irpef 2022 pensionati: riduzione aliquota, gli scaglioni interessati

La riforma Irpef 2022 per i pensionati prevede alcune novità inserite nell’ambito più ampio della riforma Fiscale contenuta nella legge di Bilancio. Uno degli argomenti più spinosi riguarda la riduzione dell’aliquota per il terzo scaglione IRPEF.

Riduzione aliquota terzo scaglione

Le intenzioni del Governo Draghi sono di ridurre la pressione fiscale inserendo provvedimenti ad hoc nella Legge di Bilancio 2022. La riduzione della pressione fiscale dovrebbe andare a beneficio soprattutto del ceto medio. Per raggiungere questo obiettivo, si metterà mano alla revisione delle aliquote IRPEF.

L’intervento che consentirebbe di raggiungere una platea consistente di beneficiare sarebbe quello di andare a rivedere il terzo scaglione che comprende coloro che hanno redditi tra i 28mila ed i 55mila euro. Si tratta di tutti quegli italiani che al momento subiscono una tassazione sulla base dell’aliquota del 38%. Chi invece rientra nello scaglione precedente paga un’aliquota del 27% con un innalzamento delle tasse pari all’11%.

Avvicinare i due scaglioni

Lo scopo sarebbe avvicinare la tassazione di questi due scaglioni, abbassando quello più alto, anche se non è ancora deciso di quanti punti potrebbe essere la riduzione. L’obiettivo in ogni caso sembra essere quello di abbassare l’aliquota del terzo scaglione.

Una riforma dunque che andrebbe a ridurre la pressione fiscale di coloro i quali hanno un reddito compreso tra 28mila euro e 55 mila euro l’anno. Si parla di una riduzione di tre punti percentuali, in modo da abbassare l’aliquota dall’attuale 38% al 35%. Cosa che avvicinerebbe le aliquote del secondo e terzo scaglione, lasciando in ogni caso 8 punti di differenza. Sempre che non ci sia un abbassamento della percentuale anche del secondo scaglione, cosa a momento non in preventivo. La riforma Irpef 2022 dovrebbe riguardare non solo busta paga, ma anche i pensionati. I pensionati al momento infatti non beneficiano del taglio del cuneo fiscale, il trattamento integrativo che prevede fino a 100 euro di bonus in più sullo stipendio come rimborso irpef, o detrazione, calcolato in base al reddito.

Abbassare anche aliquota al di sotto dei 28mila euro

Lo scopo è far usufruire di questa riduzione della pressione fiscale anche i pensionati, dal momento che la pensione è assoggettata ad irpef al pari dello stipendio. Il Governo sta anche affrontando il tema delle pensioni anticipate e di strutturare una riforma che non penalizzi troppo gli esclusi da quota 100. Le critiche riguardano i beneficiari di queste riduzioni. Se è vero che il terzo scaglione ha una pressione fiscale elevatissima, quasi del 40% attuale, è altrettanto vero che comunque si rivolge a una fascia che arriva a percepire anche 55mila €, dunque una fascia di popolazione sicuramente senza problemi economici. Ecco perchè si punta a una riduzione della pressione fiscale anche del 28% riservato a chi appartiene al secondo scaglioni, vale a dire al di sotto dei 28mila euro, fascia all’interno della quale si posizionano certamente redditi moto meno alti.