Concorso ordinario scuola senza 24 cfu: cambia tutto, ma è polemica
Inutile negare che ci si aspettava, a ottobre inoltrato, maggiori novità per quel che concerne le date dei concorsi scuola, promessi dal Governo, in virtù del decreto sostegni bis, entro fine 2021. Non è detto che questa data venga disattesa, certo bisogna registrare che a due mesi e mezzo dalla fine dell’anno, non ci siano ancora comunicazioni ufficiali circa lo svolgimento del concorso ordinario scuola.
Finora solo il concorso Stem
Di fatto da quando è iniziata la pandemia, si è fermato tutto dal punto di vista dei concorsi per i docenti, fatta eccezione per il tanto discusso concorso straordinario per l’immissione in ruolo e sul concorso Stem che hanno portato in cattedra dal 1° settembre scorso i primi vincitori. Ma che è stato contraddistinto anche da moltissime polemiche, per le prove ritenute troppo complicate che hanno consentito solo a un ristretto numero di persone di superare il concorso.
Fermo restando che comunicazioni ufficiali non ce ne sono ancora, la sensazione è che in ordine di tempo possa essere attutato il concorso ordinario a cattedre che, secondo le indicazioni ministeriali, dovrebbe partire con la prova scritta entro dicembre. Ricordiamo che non ci sarà più la prova preselettiva, che ha sempre contraddistinto questo tipo di concorsi, in virtù delle semplificazioni peri concorsi pubblici di recente attuazione.
Niente prova preselettiva e riapertura iscrizioni
Nonostante le modifiche che il bando dovrebbe presentare rispetto a quello originario per il quale sono state presentate le domande oltre un anno fa, non ci sarà alcuna riapertura delle iscrizioni, cosa che però ha già mosso le iniziative dei sindacati che ritengono iniqua la decisione. Dunque al momento, salvo sorprese dell’ultimo momento, non è prevista preselettiva, con unica prova scritta con quesiti a risposta multipla, prova orale e valutazione dei titoli. Al momento anche confermati i programmi concorsuali già approvati, ma anche in questo ambito potrebbero esserci modifiche.
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Scompaiono i 24 Cfu
Grossa novità anche L’articolo 59, comma 21, del Dl sostegni bis ha infatti fortemente modificato l’impianto del concorso, eliminando la previsione del conseguimento dei 24 CFU ed il superamento della prova orale di abilitazione. Altra decisione che ha suscitato non poche polemiche, da parte di tutti coloro i quali hanno perso tempo e impiegato risorse economiche per un requisito che adesso rischia di non avere più valore. Al momento il concorso ordinario prevede una sola prova scritta ed i candidati dovranno avere in essere un contratto di docenza a tempo indeterminato ovvero a tempo determinato di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche presso una istituzione scolastica o educativa del sistema nazionale di istruzione. Ferma restando la regolarità della relativa posizione contributiva.
La scomparsa dei 24 cfu è una grave ingiustizia nei confronti di coloro che hanno sostenuto gli esami ed hanno speso soldi. Almeno un riconoscimento devono averlo con un valore abilitante o con il riconoscimento di un punteggio aggiuntivo. Non si possono sempre cambiare le cose ! Bisogna dare certezze anche nel percorso professionale per diventare insegnanti.
Concordo in pieno con quanto scritto dalla sig.ra Bertolotti. Non mi è stata data la possibilità di partecipare al concorso straordinario nella secondaria perché sprovvista dei 24 cfu. Adesso che ho speso soldi e tempo mi sento dire che non serviranno più a nulla. Ma qui si prendono gioco di noi senza un minimo di vergogna!
Concordo pienamente con i succitati commenti. Erano inizialmente abilitanti e requisito per partecipare ai concorsi. Come molti, ci siamo iscritti all’università, seguito lezioni di docenti “universitari”qualificati e appreso argomenti ricchi, sulla pedagogia e psicologia dell’apprendimento, nuove metodologie didattiche, inclusione e altro; argomenti attuali, importanti e utili ai fini di un insegnamento completo. Forse, mi dispiace per molti altri se non la maggior parte, la differenza sta nel conseguimento dei crediti, presso università e online…una bella differenza…che probabilmente ha fatto la differenza e creato la loro sfiducia!
Io non ho parole.Parliamo di democrazia di fare le cose uguali per tutti ma non è così. Primo carta docenti di 500 euro si quelli in ruolo no i supplenti ma scusate noi abbiamo le stesse laure? Quale è la differenza? Secondo stipendi : quelli di ruolo subito e i supplenti aspettano mesi ma questo fa pensare ad uno stato già fallito mi ricordo negli anni 90 eravamo tutti stipendiati allo stesso periodo , terzo io con questo anno faccio 4anni di supplenze ma non avendo insegnato negli ultimi 10 anni almeno tre anni sono stata tagliata fuori ma scusate i titoli mica scadono o no? Quarto ora si va al concorso ordinario e per entrare ho dovuto fare i 24 CFU perché non mi arrivavano i crediti della mia scuola perché in piena pandemia nelle graduatorie non mi hanno fatto mettere gli altri 18 crediti universitari più i 24 CFU perché rischiavo il depennamento ,Quinto ora volete togliere i 24 CFU che possono dare punteggio e titoli ma!!!! A si un altra cosa ma poi mi chiamate democrazia o uguaglianza ciò che state facendo? Giusto l’abilitazione una grande stupidaggine inventata per fare muro sicuramente e si nota quando non vengono accettate le abilitazioni fatte all’estero che per legge se sono paesi della comunità Europea dovrebbero essere accettate. Il pensiero di quelli che pagano per i corsi è visto come promozione per tutti tipico della sinistra.Ma la sinistra gli piace che le aziende che portano avanti l’economia e pagano anche i loro stipendi e assumono personale di sinistra on! Iniziamo allora a fare queste lotte le aziende private che assumono solo persone dei partiti di destra e vediamo la sinistra cosa farebbe.io ci proverei . (Ovviamente anche se non lo trovavo giusto ma se deve essere guerra che guerra sia prima delle elezioni) un piccolo gioco di potere meditate gente meditate iosono scomoda alla politica ma se per ottenere si deve fare la guerra che guerra sia .