Scontri Roma Green Pass: proteste contro l’obbligo del 15 ottobre
Scontri Roma Green Pass: è sfociata in violenza, scontri con la polizia e forti proteste la manifestazione contro il green pass a Roma. Le manifestazioni si sono svolte anche a Milano, ma è soprattutto nella Capitale che si è registrata e raggiunta la tensione più alta. Il momento tipico è stato l’assalto alla sede nazionale della Cgil. Alcuni manifestanti si sono introdotti nei locali, armati di bastoni e manganelli, dopo aver forzato l’ingresso.
Sdegno della politica
Tra di loro alcuni volti “noti” come Giuliano Castellino e Roberto Fiore, leader di Forza Nuova a Roma e il fondatore dell’organizzazione neofascista. La piega che ha preso la manifestazione ha provocato lo sdegno del mondo della politica, a cominciare dal presidente della Repubblica ma non solo.
Gli scontri sono stati l’occasione per chiedere le dimissioni del ministro Lamorgese da parte di Lega e Fdi, creando tensioni all’interno della maggioranza. La manifestazione, svoltasi a piazza del Popolo a Roma, è stata organizzata per manifestare contro vaccini e Green Pass. Nutrita la partecipazione all’evento, che ha visto scendere in piazza oltre diecimila persone. Tra i momenti di tensione, anche quello in cui un manifestante è salito sul tetto di un blindato delle forze dell’ordine schierato all’angolo tra la piazza e via del Babuino.
Obbligo Green Pass da venerdì
Le proteste sono contro l’obbligo del super Green Pass che scatterà dal 15 ottobre, con l’obbligo del certificato verde per tutti i lavoratori. Ci sono stati lanci di oggetti contro la polizia, soprattutto sedie, sempre a piazza del Popolo. Alcuni manifestanti, insieme al leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino si sono dirette a via Veneto dove, dopo essere sfuggite al controllo delle forze dell’ordine. Scontri anche all’angolo tra Villa Borghese e via Veneto, sempre al centro di Roma.
Parte del corteo si è spostato verso via del Corso. Ma non essendo autorizzato, è stato bloccato dalla polizia in tenuta antisommossa. Tensione acuita dalla presenza di molti romani e turisti che passeggiavano per le vie del centro. Lancio di fumogeni e oggetti hanno aumentato la tensione. La situazione è rientrata in serata. Il bollettino parla di quattro fermi e un agente ferito.
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Le indagini proseguono
Ma la polizia sta controllando le immagini, in particolare per vagliare le posizioni di altre persone tra le quali quella del leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, che era sotto regime di sorveglianza speciale e che ha violato numerose prescrizioni. Negli scontri un poliziotto ferito.
Panico quando è stata attaccata la sede Cgil in Corso d’Italia a Roma. Hanno sfondato le porte della sede del sindacato e sono entrati, salendo fino al quarto piano del palazzo, dove si trova l’ufficio del segretario nazionale, Maurizio Landini. Possibili danni alle opere d’arte presenti all’interno della sede della Confederazione.
Landini non ci sta
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista. Domattina alle 10, davanti la sede della Cgil, – aggiunge il leader del sindacato di Corso d’Italia – è convocata d’urgenza l’assemblea generale della Confederazione per decidere tutte le iniziative necessarie”.