Scuola

Concorso Dsga facenti funzione: bando prima del concorso ordinario

La notizia della bozza del nuovo concorso Dsga è stata sicuramente appresa con favore dai diretti interessati, ma solleva anche un’altra questione ancora irrisolta, e sottolineata anche dal Consiglio superiore della pubblica istruzione: urge contestualmente la stabilizzazione degli amministrativi che negli anni hanno svolto il delicato ruolo di facenti funzioni Dsga.

Prima del concorso ordinario

La presentazione della bozza del concorso per Dsga che il Ministero dell’Istruzione ha presentato, è stata l’occasione per consentire al Cspi di sottolineare come prima del concorso ordinario sia necessaria l’emanazione del concorso riservato agli amministrativi facenti funzione. E’ indispensabile infatti “dare stabilità operativa alle scuole e favorire quella continuità di esperienza e professionalità che deriva dalla copertura stabile dei posti liberi da parte degli assistenti amministrativi che da anni svolgono le funzioni” superiori di Direttori dei servizi generali e amministrativi.

Il Cspi sottolinea come urga il bando di concorso riservato agli assistenti amministrativi attualmente facenti funzione di DSGA con almeno tre anni di servizio. Serve anche l’accesso ad una procedura concorsuale anche di coloro che sono sprovvisti di titolo di studio specifico. Solo allora potrà essere bandito il concorso ordinario, andando oltre le attuali conseguenze dell’ultimo concorso, incapace di colmare tutti i posti scoperti.

Attivare una procedura a parte

I sindacati accolgono favorevolmente il punto di vista del Cspi, Anief in primis, convinto della necessità di attivare una procedura a parte anche per gli Assistenti amministrativi facenti funzione di Dsga, sprovvisti di titolo di studio specifico, con più di 3 anni di esperienza. Secondo il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, “gli amministrativi che da anni si spendono per il funzionamento delle scuole italiane, in cambio di compensi irrisori e a fronte di un’assunzione di responsabilità enormi, hanno diritto a vedersi riconoscere l’impegno profuso. Non si può negare loro la possibilità di stabilizzazione: è un concetto evidente a tutti, ma non all’amministrazione scolastica”.

Secondo il Consiglio superiore della pubblica istruzione, “dal punto di vista della tempistica si rileva preliminarmente come appaia tecnicamente e proceduralmente improprio che si proceda all’indizione di un nuovo concorso ordinario per il profilo Dsga, senza avere ancora indetto la procedura concorsuale riservata agli Assistenti Amministrativi facenti funzione, prevista dal DL 29 ottobre 2019 n. 126, convertito nella legge 159 del 20 dicembre 2019, con immediati riflessi sulla stessa composizione numerica dei posti da mettere a concorso”.

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Rivedere le prove

Anief condivide la posizione del Cspi e chiede inoltre di rivedere la bozza di decreto del Ministero nella parte della validità delle graduatorie: dovrebbe essere non triennale, ma biennale. E anche sulle prove concorsuali: a tal proposito, lo schema prevedeva una sola prova scritta con test a risposta multipla. Le prove concorsuali sono secondo il sindacato troppo nozionistiche e lontane dalla realtà e dalle funzioni che riveste il profilo del Dsga. Anief ha infine anche sottolineato anche l’importanza della scelta delle Commissioni che non possono essere affidate a commissari o dirigenti appartenenti ad altri Ministeri ma devono appartenere alla categoria o quanto meno allo stesso Ministero dell’Istruzione.