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Concorso straordinario abilitante: la data di avvio indicata nel decreto

E’ passato ormai più di un anno da quando i candidati al Concorso straordinario abilitante hanno presentato entro i termini le domande, pagando anche il consueto contributo di 10€ a testa, per partecipare a una procedura che non è mai partita. L’emergenza legata alla pandemia, he ha bloccato un po’ tutte le procedure concorsuali, ha sicuramente avuto il suo peso. Ma adesso che le condizioni lo permettono, ci si aspetta l‘attuazione di un concorso che dovrebbe essere svolto entro il 2021, unitamente a tutti gli altri in sospeso per la scuola, come annunciato più volte da fonti governative.

Nessuna novità

Il fatto che i giorni passano, e che ci si trovi già a ottobre inoltrato senza che alcuna notizia in merito trapeli, non è certo un buon indizio. Non è un segreto che il ministero stia pensando a una vera e propria rivoluzione del sistema di reclutamento e formazione insegnanti. Allo stesso tempo però si tratta di un concorso che, proprio nelle intenzioni del ministero, dovrebbe ripetersi con cadenza annuale, per compensare l’atavica mancanza di docenti nella scuola italiana. Senza considerare poi che si tratta di un concorso per il quale stato indetto già un bando e per il quale, come detto, il Ministero ha intascato soldi dai candidati, senza in cambio offrire nulla.

A conferma che nelle intenzioni dell’attuale Governo ci sia la volontà di completare la procedura, c’è il fatto che nella fase di conversione del Decreto Sostegni bis si era parlato eccome del concorso straordinario abilitante, al punto che era stata anche indicata una data limite per l’avvio della procedura. La data indicata era quella del 15 di dicembre, sempre in linea con il tentativo di avviare tutte le procedure entro fine 2021.

Nuovo concorso straordinario entro dine 2021

Il fatto poi che questa data sia scomparsa nella stesura finale del DL 73/201, lascia pensare che i programmi siano cambiati. Il silenzio di queste settimane, poi contribuisce a completare il quadro tutt’altro che incoraggiante. La sensazione è che al momento il Governo voglia dare precedenza al nuovo concorso straordinario, di cui si è parlato nel Decreto Sostegni bis, anch’esso promesso entro fine anno sui posti ancora residui dalle immissioni in ruolo 2021/22.

Nel frattempo anche quest’anno si è registrato un nuovo record di supplenti in cattedra, che non fanno bene alla scuola italiana. Ne se la si vede dal punto di vista dei precari, ne dal punto di vista degli alunni, che vengono penalizzati in quanto a continuità didattica e qualità dell’apprendimento.

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