Scuola

Green Pass: “Vigliaccata che induce al vaccino di Stato” e spunta l’equivoco gravidanza

Gianluigi Paragone, ex giornalista oggi in politica con ItalExit, ospite de L’aria che tira s uLa7 pone l’accento non solo sul tema del Green Pass e sulla sua legittimità, ma in generale sulla sicurezza dei vaccini. Paragone non usa mezzi termini e definisce il Green Pass Una vigliaccata che induce al vaccino di Stato”. Poi spiega la differenza tra il vaccino, non sicuro come gli altri farmaci, e appunto tutti gli altri farmaci in commercio: “La scienza è bella e affascinante proprio perché si mette costantemente in discussione. Qualsiasi bugiardino dice che ci sono degli effetti collaterali ma io non sono obbligato di fatto a prendere quel farmaco, è una libera scelta”.

L’equivoco del vaccino in gravidanza

Poi la discussione entra più nel merito, quando si parla delle indicazioni che il Governo ha dato in merito alla presunta pericolosità del vaccino in gravidanza. Paragone sottolinea come la posizione del Ministero della salute sia particolarmente equivoca, dal momento che il documento ufficiale recita: “La vaccinazione anti-Sars-Cov-2 non è controindicata in gravidanza”. Una dicitura che secondo paragone è particolarmente equivoca, perchè non dà alcuna certezza circa la non pericolosità del vaccino per chi decide di avere un bambino, ma si limita a definirlo “non controindicato”. Allo stesso tempo, il documento in seguito spiega che “Qualora, dopo valutazione medica, si decida di rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione”. Dunque il vaccino non è controindicato ma è consentita l’esenzione dallo stesso nel caso in cui ci siano dubbi, da parte del soggetto o del suo medico, circa la sua potenziale pericolosità per il bambino o per la mamma.

L’estensione del Green Pass

Diciture equivoche che certo rinforzano la convinzione di quanto ritengono l’obbligo vaccinale indiretto, introdotto con il Green Pass, una misura eccessiva e che soprattutto sottolinea la mancata presa di responsabilità del Governo, che non introduce un obbligo vaccinale vero e proprio. Nel frattempo il Green Pass diventa sempre più esteso, con l’introduzione del Super Green Pass: dopo i luoghi “di divertimento” come cinema, stadi, palestre, e il Green Pass scuola, adesso sarà necessario avere la certificazione verde anche per accedere ai luoghi di lavoro, sia che si sia dipendenti pubblici che privati. La misura entrerà in vigore da metà ottobre e prevede sanzioni pesanti. Una misura che ha già consentito di ottenere i primi risultati, con un aumento della richiesta di vaccinazioni immediata da parte di tutti coloro i quali non possono certo permettersi di perdere il lavoro.