Scuola

Pensione anticipata docenti: ecco chi può fare richiesta

Una delle possibilità per riuscire ad anticipare l’età della propria pensione è che il proprio lavoro rientri tra quelli considerati usuranti. Al momento i docenti non sono considerati lavoratori usuranti, ma in alcuni casi quello di docente può rientrare tra le mansioni gravose. I lavori usuranti hanno il vantaggio, quantomeno, di poter far rientrare coloro che li svolgono tra chi ha diritto alla pensione anticipata.

Spazi ristretti o angusti

I lavoratori usuranti hanno ad esempio la possibilità di accedere alla pensione con Ape sociale, quota 41 o con la quota 97,6 per usuranti. Per i docenti le cose stanno diversamente. Infatti al momento il lavoro di docente non rientra in quelli usuranti. Per rientrare tra i lavori usuranti, la mansione deve avvenire in spazi ristretti o angusti, come una miniera, oppure deve avvenire prevalentemente di notte, con turni che costringono a stare spesso sveglio.

Nonostante le classi pollaio che costringono i docenti a stare in aula anche con trenta ragazzi, per il momento quello di docente non rientra tra i lavori usuranti. Battute a parte, il docente potrebbe rientrare nei lavori gravosi solo nel caso che sia insegnante della scuola dell’infanzia. In questo caso potrebbe avere delle agevolazioni nel pensionamento.

Scuola dell’infanzia

Ecco quali sono i criteri grazie ai quali si potrebbe ottenere questa agevolazione che consiste nell’andare prima in pensione. Bisogna essere docente della scuola dell’infanzia ed aver maturato almeno 36 anni di contributi. In questo caso, si può avere diritto alla pensione con Ape sociale già da subito, richiedendo la misura 63 anni di età. Per docenti della scuola dell’infanzia, inoltre, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi. Questo perchè per i lavoratori gravosi è previsto l’accesso 5 mesi prima ma solo in presenza di almeno 30 anni di contributi.

In generale, per accedere alla pensione anticipata più che all’età bisogna guardare ai contributi versati. La pensione al momento è un diritto riservato a chi ha compiuto 67 anni di età ed almeno 20 anni di contributi. Chi vuole andare in pensione prima dei 67 anni, usufruendo della pensione anticipata, deve avere richiede precisi vincoli contributivi.

Minimo per la pensione anticipata ordinaria

Il minimo per la pensione anticipata ordinaria è di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e uno in meno per le donne. C’è però anche la pensione anticipato in deroga, come ad esempio la quota 100 per la quale sono necessari 62 anni di età e 38 anni di contributi accessibile. Questa possibilità scade il 31 dicembre 2021.

Per accedere alla pensione con a Ape sociale, ci vogliono almeno 63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi. Non solo: bisogna anche appartenere ad uno dei profili tutelati. Stesso discorso per la quota 41, riservata solo ai lavoratori precoci con almeno 41 anni di contributi versati.

Le donne invece possono accedere alla pensione con 35 anni di contributi versati ed almeno 58 anni di età (59 anni per le autonome). L’importante è che i requisiti siano stati raggiunti entro il 31 dicembre 2020. Almeno ad oggi, perchè ci sono buone possibilità di proroga.