Scuola

Nuovo concorso straordinario 2021: brutte notizie per i supplenti

Entro dicembre si svolgerà il nuovo concorso straordinario per docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque. Non c’è ancora la data ufficiale ma dal Governo arrivano ormai quotidianamente conferme in questo senso. Il nuovo concorso straordinario metterà in palio un numero di posti pari a quelli che restano vacanti e disponibili al termine delle immissioni in ruolo a.s. 2021/22 ordinarie – da GaE e GM – e straordinarie dalla prima fascia delle GPS posto comune e di sostegno e relativi elenchi aggiuntivi. Restano esclusi i posti destinati ai concorsi ordinari scuola dell’infanzia/primaria e secondaria.

Niente da fare per le supplenze

Possono partecipare al concorso coloro i quali possono vantare tre annualità di servizio negli ultimi cinque anni, di cui una specifica, ossia prestata nella classe di concorso per cui si partecipa. La supplenza e il relativo servizio svolto non potranno contribuire a raggiungere le tre annualità richieste per partecipare al concorso. Questo se viene rispettata la data del 31 dicembre entro la quale verrà svolto il concorso.

Inoltre, le tre annualità di servizio devono essere state svolte nelle scuole statali, cosa che esclude le paritarie e IeFP. Oltre l’annualità di servizio specifica per la classe di concorso per cui si partecipa, le altre due annualità potranno essere state svolte in altre classi di concorso, anche di altro grado. Vale anche il sostegno, anche senza specializzazione.

Chi potrà partecipare al concorso

  • docenti non compresi tra quelli che partecipano alle assunzioni da GPS/elenchi aggiuntivi;
  • docenti che abbiano svolto, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione, tre annualità di servizio nelle scuole statali (valutate come tali ai sensi dell’articolo 11/14 delle legge n. 124/99), anche non consecutive, negli ultimi cinque anni, di cui una specifica, ossia prestata nella classe di concorso per cui si partecipa;
  • si può partecipare in una sola regione e per una sola classe di concorso (nella quale, come detto sopra, è necessario avervi prestato un’annualità di servizio);

Le prove

  • prova disciplinare, da svolgersi entro il 31 dicembre 2021 e le cui caratteristiche saranno definite con apposito DM;
  • formulazione della graduatoria di merito regionale, redatta sulla base dei titoli posseduti e del punteggio conseguito nella prova disciplinare e comprendente i soli vincitori, ossia coloro i quali rientrano nel numero dei posti banditi (le graduatorie decadono con l’immissione in ruolo dei vincitori);
  • partecipazione (a proprie spese) dei vincitori ad un percorso di formazione, anche in collaborazione con le Università, che prevede una prova conclusiva, secondo modalità definite con apposito DM (il medesimo che definirà la prova disciplinare);

L’assunzione in ruolo dei vincitori, a decorrere dal 1° settembre 2022, scatterà in seguito alla valutazione positiva del percorso di formazione e superamento della prova conclusiva (l’assunzione avviene sui posti banditi, che sono resi indisponibili per le operazioni di mobilità e di immissione in ruolo). I vincitori assunti in ruolo, nel 2022/23, dovranno svolgere il percorso annuale di formazione iniziale e prova.