Scuola

Nuovo Pei annullato: terremoto con la sentenza Tar, cosa succede ora

Nuovo Pei annullato: terremoto nel mondo della scuola in seguito alla bocciatura del nuovo PEI da parte del Tar Lazio. Il PEI, Piano Educativo Individualizzato, è lo strumento con cui il consiglio di classe disegna un percorso didattico inclusivo per gli alunni con disabilità. Il Tribunale cancella il modello nazionale di PEI e delle correlate linee guida, oltre che le modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità.

Perchè è stato annullato

Il Pei sarebbe stato annullato perchè conteneva norme generali innovative in materia di inclusione utilizzando lo strumento del Decreto. Invece, era previsto che contenesse un regolamento che rispettasse le norme procedimentali per la emanazione dei regolamenti. Inoltre, è stato bocciato in quanto prevedeva una composizione del GLO diversa da quella contemplata dalla normativa primaria. Infine perchè prevedeva l’esonero di discipline per alcune categorie di studenti con disabilità.

Addio anche alle nuove modalità di determinazione del sostegno didattico in base a range predeterminato e in base al cosiddetto “debito di funzionamento”. Secondo il TAR, il nuovo modello di PEI doveva essere emanato dopo la disciplina delle modalità di accertamento della disabilità e del profilo di funzionamento. Con la cancellazione del nuovo modello di PEI, le scuole non sapranno come applicare la norma, e ottobre si avvicina, mese in cui le scuole avrebbero dovuto approvare i nuovi modelli.

Cosa succede ora

Un vero e proprio dramma per migliaia di famiglie, docenti e dirigenti scolastici. In concomitanza con l’inizio della scuola, la bocciatura del nuovo modello di PEI provoca un vero e proprio terremoto nel sistema scolastico, soprattutto per quel che riguarda l’inclusione scolastica. Secondo il giudice amministrativo l’annullamento è stato dettato da motivazioni sia di carattere formale che sostanziale.

Si tratta di una bocciatura che da un lato dà ragione alle associazioni di genitori e di insegnanti avevano sottolineato i difetti di questo testo. Ma i tempi ristretti adesso lasciano un vuoto che non sarà semplice colmare. Ernesto Ciracì, presidente del MiSoS, movimento insegnanti di sostegno specializzati aveva segnalato i punti deboli: “prima di tutto la questione dell’esonero prevista dal decreto. E’ assurda. Abbiamo fatto tanto per l’inclusione e questo è gravissimo. Immaginate un alunno con disabilità che deve svolgere un compito di matematica e viene esonerato? In questi casi servono strumenti differenziati per lo studente. Non si può esonerare. Questa è cultura antipedagogica“.

Ora sarà una corsa contro il tempo prima del 31 ottobre, termine ultimo entro il quale le scuole devono presentare il PEI. SI dovrà decidere se adottare il modello precedente al decreto interministeriale oppure il nuovo appena annullato dal Tar Lazio. Probabile che nel frattempo si continui a fare riferimento al vecchio modello di PEI.