Formazione docenti con alunni con disabilità: obbligatoria e senza esonero
La formazione obbligatoria di 25 ore per docenti in classi con alunni con disabilità non prevede alcun nessun esonero dal servizio. Una decisione da parte del ministero che non piace ai sindacati. Il decreto relativo alla formazione del personale docente finalizzato all’inclusione degli alunni con disabilità, mette a disposizione 10 milioni di euro per il personale docente non specializzato impegnato nelle classi con alunni con necessità particolari.
Come sarà articolata
La formazione richiede una frequentazione di un totale di 25 ore, che si divide in:
a. formazione in presenza e/o a distanza,
b. sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione,
c. lavoro in rete,
d. approfondimento personale e collegiale,
e. documentazione e forme di restituzione/rendicontazione,
f. progettazione.
Ogni docente per ciascuna unità formativa dovrà assicurare un minimo di 17 ore di formazione in presenza e/o a distanza (punto a) e 8 ore di approfondimenti, con le modalità di cui ai punti da b) a f).
Niente esonero
Chi dovrà prendere parte alle attività formative, obbligatorie, non avrò diritto a nessun esonero dal servizio. Lo svolgimento delle attività formative è attestato dal Dirigente scolastico della scuola sede di servizio. Nel frattempo il ministero ha reso noto lo schema di modulo formativo, gli obiettivi e la ripartizione delle risorse, che ammontano in totale a 10 milioni di euro.
Alla fine del periodo di formazione è previsto un apposito “test finale di valutazione”. L’attività formativa è estesa ai docenti a tempo determinato, con contratto annuale, se impegnati nelle classi con alunni con disabilità, e quindi coinvolti a pieno titolo nella progettazione educativo-didattica e nelle attività collegiali.
I sindacati non ci stanno
“Avevamo espresso tutte le nostre perplessità prima dell’emanazione del DM n. 188 e non siamo stati ascoltati; le avevamo ribadite successivamente chiedendo di concertare il contenuto della Nota esplicativa che, invece, è stata emanata senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, ancora una volta inascoltate; questo modo di intendere le relazioni sindacali è inaccettabile” ha dichiarato Giovanni Portuesi “se infatti abbiamo accolto con favore la destinazione di risorse per la formazione che siano finalizzate ad incrementare il livello di inclusione nelle nostre scuole, dall’altro non possiamo che continuare a stigmatizzare il comportamento del legislatore e dell’amministrazione che, in spregio alle norme generali, di legge e di contratto, introducono surrettiziamente l’obbligo di formazione e il suo svolgimento fuori dall’orario di servizio. Lo stesso D. Lgs. 66/2017” ha ricordato Portuesi “all’art. 13 prevede che la formazione in servizio per i docenti nelle cui classi si trovano alunni con disabilità sia una scelta delle singole istituzioni scolastiche e non un obbligo, così come è inaccettabile che le attività formative non prevedano l’esonero dal servizio. Avevamo auspicato un ripensamento” continua Portuesi “prima della pubblicazione della pubblicazione della nota esplicativa o che comunque l’amministrazione chiarisse i rilievi mossi da ANIEF accogliendo le nostre proposte. Ripensamento che, invece, non c’è stato”.