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Elezioni 3-4 ottobre 2021: ecco le scuole che non saranno seggio elettorale

In vista della prossima tornata elettorale, ben 117 Comuni hanno richiesto i contributi previsti dal Fondo di 2 milioni di euro utili a realizzare sedi alternative agli edifici scolastici per i seggi elettorali. Questo consentirà a queste scuole di non interrompere le attività didattiche. Una buona notizia, se si considera il clima di incertezza legato alla continuità delle lezioni e a ciò che è avvenuto negli scorsi anni tra didattica a distanza e quarantene. Scenario che anche quest’anno, purtroppo, non si può escludere del tutto.

Le scuole

Il sito del Viminale ha reso noto che sono in totale sono 510 i seggi elettorali interessati. Un numero di seggi che comprende circa 300.000 elettori e oltre 30.000 studenti. Le sedi alternative sono principalmente palestre comunali, strutture polivalenti e uffici municipali dismessi. Prima di ottenere i contributi, occorrerà verificare l’attestazione dell’avvenuto trasferimento dei seggi da parte dei Comuni interessati. Sono già noti i contributi disponibili.

I comuni in cui si vota e quando

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre oltre 12 milioni di cittadini saranno chiamati a votare per eleggere i sindaci in 1.162 Comuni. Si vota anche nelle regioni a statuto speciale, come il Friuli Venezia Giulia. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci è previsto domenica 17 e lunedì 18 ottobre.

In tutta Italia i Comuni coinvolti saranno 1.162, tra i quali 18 capoluoghi di provincia. Si gioca una partita importante in comuni come Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli. Ci sono poi 9 Comuni sciolti per fenomeni di condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso. Andranno a votare 12.015.276 elettori. In Sicilia (42 comuni) e Sardegna (102 comuni) le elezioni si svolgeranno domenica 10 e lunedì 11 ottobre con eventuale turno di ballottaggio domenica 24 e lunedì 25 ottobre 2021.

Le elezioni al tempo del Covid

Le particolari circostanze legate all’emergenza sanitaria richiedono una serie di accorgimenti che rientrano nel protocollo di sicurezza deciso dal Viminale e dal Ministero della Salute. Obbligatori i presidi classici di sicurezza come gel, mascherine, attenzione all’aerazione e matite sanificate. Previsti percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita. Lo scopo è “prevenire il rischio di interferenza tra i flussi di entrata e quelli di uscita”.

Vietati gli assembramenti nei seggi, “prevedendo il contingentamento degli accessi nell’edificio ed eventualmente creando apposite aree di attesa all’esterno dell’edificio stesso”. Previste anche frequenti operazioni di pulizia dei locali e disinfezione delle superfici di contatto, come tavoli, cabine elettorali e servizi igienici. I votanti in quarantena, in trattamento domiciliare o in isolamento fiduciario, usufruiranno di “seggi speciali per la raccolta del voto domiciliare”, oltre alle sezioni ospedaliere. Tutti i componenti delle sezioni speciali dovranno essere in possesso del Green Pass. Per il momento non è previsto Green Pass per i componenti dei seggi standard.