Scuola

Supplenze Gps 2021: ecco chi si salva dagli errori dell’algoritmo

Le problematiche relative all’assegnazione delle supplenze che stanno emergendo in questi giorni affondano le radici nella sovrapposizione di alcune date che non hanno consentito ai candidati di effettuare scelte consapevoli e logiche, non per colpa loro. Una delle difficoltà maggiori è derivata dalla parzialità delle pubblicazioni degli Uffici Scolastici.

Preferenze senza cognizione di causa

Che si sono sobbarcati un lavoro enorme, ma che non per colpa loro non hanno mai potuto rendere noti dati definitivi, ritrovandosi a dover lavorare continuamente con una situazione in continua evoluzione e aggiornamento. Il risultato è stato che i candidati hanno espresso preferenze senza reale cognizione di causa, situazione che si è andata a ripercuotere sulle assegnazioni e sulle incongruenze che stanno emergendo in questi giorni, complice anche i problemi evidenziati nell’algoritmo del ministero.

Le pubblicazioni delle disponibilità non hanno affatto rispettato la scadenza del 13 agosto. Sono andate ben al di là, costringendo i candidati ad attendere l’ultimo momento per inserire la domanda. Con il risultato che il server di Istanze Online è andato in tilt per troppi accessi. Attesa che in molti casi si è rivelata anche inutile, se si pensa che la procedura è terminata il 21 agosto, che non c’è stata alcuna proroga, e che poi gli Uffici Scolastici hanno pubblicato le disponibilità definitive sono nei giorni scorsi, anche dopo il 1° settembre.

Scadenze non rispettate

Questa la comunicazione del Ministero: “Terminate le operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria, le disponibilità residue utili alle operazioni di conferimento degli incarichi a tempo determinato sono pubblicate a cura degli uffici scolastici regionali sui relativi albi e siti internet entro la data del 13 agosto pv ed entro il giorno antecedente a tale data sono acquisite a sistema le operazioni interprovinciali”. Indicazione, che, come spiegato, è stata disattesa facendo “saltare il banco”.

Se hai fatto questa scelta ti salvi dal caos

Il quadro generale adesso parla di scelte effettuate praticamente al buio da parte di alcuni docenti per le relative province di interesse. E il risultato è che previsioni, calcoli e ragionamenti effettuati si sono rivelati inutili o sbagliati. Problematiche che i candidati che hanno inserito i distretti e i comuni tra le preferenze hanno limitato, dal momento che con questa opzione eventuali posti resi liberi dopo la chiusura del sistema e non indicati analiticamente dal candidato, sono rientrati in ogni caso a far parte delle preferenze e non si è persa la possibilità di incarico su di essi. Ora il rischio è che l’inizio dell’anno scolastico crei ancora maggiore fretta e ansia nel completamento della procedura, sommando errore ad errore e non consentendo un’immissione in ruolo lineare dei docenti.