Graduatorie, Gps e supplenze

Supplenze Gps, beffa per i docenti: “Le graduatorie non sono più valide”

Altro che riuscire a completare le assegnazioni di supplenza entro fine agosto. Per l’ennesimo anno, il ministero non è riuscito a rientrare nei tempi promessi per le Supplenze Gps. Prima i disguidi legati alla presentazione delle Istanze, con una proroga necessaria negata proprio per non far slittare eccessivamente i tempi. Ma anche negare questo diritto a che non era riuscito a presentare in tempo la domanda non è bastato a far rispettare i tempi. Forse a limitare i danni sì, perchè chissà a questo punto se la proroga fosse stata concessa quando sarebbero finite le operazioni.

I tempi stringono

Il risultato che è che i problemi con l’algoritmo degli ultimi giorni, inattesi, rischiano di far sovrapporre le convocazioni per le supplenze all’inizio delle lezioni. E invece per il suono della prima campanella tutto doveva già essere completato. Al momento tutto è rinviato alla prossima settimana, che però è di fatto l’ultima disponibile, prima che sia caos totale. Anief non ci sta ed è pronto a rincarare la dose sui ricorsi.

“Graduatorie non più valide”

Al momento la scuola, che già tra Green Pass e protocolli di sicurezza non è certo un’isola felice, finisce ancor di più nel caos. I supplenti si sentono vittime di una beffa. Anief addirittura parla di “graduatorie non più valide”.
Al momento è sospesa l’assegnazione degli incarichi ai docenti. I sindacati chiedono «Correggete al più presto gli errori». Il problema è stato causato dal sistema informatico. Sembrava essere stato risolto in un primo momento, ma poi i disguidi hanno continuato a manifestarsi, con incongruenze nelle graduatorie che addirittura stanno penalizzando chi è ai primi posti nelle graduatorie, con sedi che non vengono considerate per le assegnazioni.

Persistono anomalie ed errori

Anief: “È vero, come abbiamo segnalato, che i problemi tecnici della piattaforma sono stati risolti dal Ministero, ma le anomalie e gli errori in realtà persistono”. Solo una minima parte delle 250mila nomine di docenti precari, più altri 50mila Ata, è stata realizzata. Sono molte le province in cui le nomine risultano errate.

Quanto sta accadendo, con ritardi nel nominare i supplenti, dopo avere portato a termine solo la metà delle 113 mila immissioni in ruolo autorizzate dal Mef, non sorprende il sindacato: noi sapevamo bene che alzare tutti quei paletti gratuiti per tenere fuori dalle immissioni in ruolo l’80 per cento dei docenti precari avrebbe portato a questo. Fino all’ultimo abbiamo tentato di modificare il decreto Sostegni bis, cercando di introdurre la stabilizzazione di coloro che avessero svolto 24-36 mesi, come ci dice l’Unione europea da tempo, prescindendo dalle graduatorie di appartenenza, proprio per evitare l’abuso dei contratti a termine. Inoltre, avere cambiato le tabelle di valutazioni titoli, senza un reale confronto con le parti interessato ha aumentato la confusione e il rischio ricorso. Un motivo ulteriore per aderire allo sciopero nazionale Anief del primo giorno di scuola”.