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Niente obbligo vaccinale, Ema boccia Draghi: “ci vorranno anni”

Niente obbligo vaccinale, almeno per il momento. Una notizia in contraddizione con quanto dichiarato nei giorni scorsi da Sileri prima e da Draghi poi, circa la possibilità di introdurre a breve l’obbligo vaccinale. Secondo “Il Giornale” da Ema sarebbe arrivato lo stop, in virtù della mancanza del via libera all’autorizzazione per la commercializzazione di Pfizer e Moderna, che non potrà arrivare prima di un paio d’anni. Una notizia che certamente darà man forte ai no-vax, che hanno sempre sostenuto come i vaccini siano ancora sperimentali. Nessun obbligo dunque, sicuramente non nelle prossime settimane. Forse nei prossimi mesi, se si riuscirà ad accelerare. Ma più probabilmente si potrà fare nei prossimi anni.

Si punta ad anticipare i tempi

Per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione ufficiale, bisognerà attendere dunque il 2023, quando ci sarà la “Chiusura del follow-up”. Forse si riuscirà ad anticipare di qualche mese, in virtù della mole di dati che comunque si stanno ricavando grazie alla somministrazione a livello mondiale. Una sorta di sperimentazione “live”. Che però suona anche come inquietante. Pfizer ha parlato della possibilità di concludere lo studio di fase 3 tra ben 28 mesi circa. Per Moderna invece si parla di un anticipo sui tempi, previsto per fine 2022. Prima no? Può essere, ma secondo Ema solo se “tutti i problemi di produzione saranno essere risolti“.

Estensione del Green pass

Quindi per il momento si andrà avanti con il Green Pass, a scuola come negli altri ambiti sensibili. L’unica arma che ha il Governo, a questo punto, è quella di stringere sempre più il cerchio, limitando le libertà di coloro i quali non si sono vaccinati. Dunque un obbligo indiretto, che dovrebbe essere esteso anche ad altre categorie come statali, camerieri e autisti. Poi si potrebbe estendere l’obbligo di Green Pass anche per l’accesso ad altri luoghi chiusi come negozi, supermercati, farmacie. Impossibile? Al momento sembrano restrizioni eccessive, ma basta tornare con la memoria a diversi mesi fa, quando sembrava assurdo non poter entrare al supermercato senza mascherina. Adesso ci sembra impossibile il contrario.

I sindacati spingono per il vaccino

I sindacati invece spingono per l’obbligo vaccinale. CGIL, CISL e UIL hanno inviato una lettera a Draghi chiedendo un incontro urgente: “Confermiamo il nostro impegno affinché attraverso lo strumento della vaccinazione e la piena applicazione dei protocolli sulla sicurezza, il nostro Paese possa uscire definitivamente dalla crisi pandemica che stiamo vivendo. In particolare Le ribadiamo il nostro assenso ad un provvedimento che, in applicazione della nostra Carta, il Governo decida di assumere finalizzato a rendere la vaccinazione obbligatoria quale trattamento sanitario per tutti i cittadini del nostro Paese“, scrivono i segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil , Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.