Scuola

Niente mascherina in classe, ma devono vaccinarsi tutti: rischio bullismo, è polemica

Doveva essere un segnale di apertura e di ritorno alla normalità, e invece per il ministro Bianchi la proposta di far togliere la mascherina agli studenti nel caso in cui siano tutti vaccinati, si sta trasformando in un boomerang. La proposta era quella di consentire una giornata di lezioni normali a quelle classi in cui tutti gli studenti fossero vaccinati, risparmiando loro la “tortura” di ore e ore con la mascherina tra lezioni, interrogazioni, compiti in classe. Anche per favorire la socializzazione. Si pensi ad esempio a coloro i quali iniziano un nuovo ciclo scolastico e non conoscono i loro nuovi compagni di classe. Farebbero poi fatica a riconoscerli, probabilmente, fuori dalla scuola.

Arma a doppio taglio

L’idea del Ministro Bianchi, però, secondo molti esponenti politici, non ha tenuto conto delle ripercussioni che potrebbe avere nel momento in cui qualcuno della classe non fosse vaccinato. Il pericolo, secondo molti pareri che si stanno manifestando in queste ore, potrebbe essere quello di un effetto discriminatorio nei confronti di questi ragazzi, o addirittura potrebbero verificarsi episodi di bullismo. Non solo: questi ragazzi potrebbero sentirsi spinti o obbligati a vaccinarsi semplicemente per uniformarsi alla massa e non sentirsi ghettizzati. Cosa che probabilmente farebbe anche piacere al Governo, che vuole che si raggiunga il massimo numero di vaccinati prima possibile anche tra gli studenti. Ma che stride con il concetto di libertà e scelta individuale.

Rischio bullismo ed emarginazione

Se ad esempio in una classe fossero tutti vaccinati meno un ragazzo, questi impedirebbe a tutti gli altri di togliere la mascherina. Facile immaginare come il ragazzo in questione potrebbe diventare oggetto di accuse e attacchi, in fasce di età in cui non mancano gli episodi di bullismo. La possibilità togliere la mascherina nelle classi composte da studenti che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale è prevista dal decreto legge varato dal governo con le misure urgenti per l’avvio del nuovo anno scolastico.

Il Ministero della Salute, tenuto conto anche degli aspetti legati alla privacy, sta ora lavorando per l’attuazione di questa novità che non vuole assolutamente creare discriminazioni, quanto piuttosto consentire un progressivo ritorno alla normalità all’interno delle aule in corrispondenza dell’avanzamento del piano vaccinale. La precisazione è stata necessaria proprio alla luce delle polemiche suscitate dalla notizia.

Le proteste delle associazioni

L’ANP ha parlato chiaramente di rischio emarginazione: “Nelle classi ci sarà sempre qualcuno di non vaccinato. E questo creerà una situazione di disagio, con il rischio di emarginazione da parte dei ragazzi che vorrebbero levare la mascherina”. “Si pensi, per esempio, se in una classe di 25 studenti c’è solo uno senza vaccino, come si sentirà questo ragazzo?”.

Granato (Alternativa c’è): “Si corre il rischio che gli alunni non vaccinati vengano bullizzati. Se tutti in classe saranno vaccinati allora i ragazzi potranno togliersi le mascherine, ovviamente sapendo bene che i bambini o i ragazzi non vaccinati saranno così ignobilmente bullizzati al punto da pregare i genitori perché li facciano vaccinare. Sistema di carota e bastone analogo a quello che hanno utilizzato per portare alla vaccinazione i giovani tra i 20 e i 40 anni, solo che qui si tratta di minori, soggetti privi di capacità giuridica, fragili. Siamo arrivati ormai al capolinea!”.

I genitori di Pro Vita & Famiglia: “Niente mascherine all’interno delle aule scolastiche, ma solo se tutti gli alunni sono vaccinati? È inaccettabile l’idea di scuola del Ministro Bianchi. Ha pensato il ministro a quello che potrebbe subire un ragazzo non vaccinato?”.